REGGIO EMILIA – La chiamata di “Curiosa Meravigliosa”, progetto di arte pubblica, promosso dal Comune di Reggio Emilia e da Fotografia Europea, che vuole celebrare sia le meraviglie che abitano Palazzo dei Musei di Reggio Emilia che la curiosità e le aspettative dei reggiani e delle reggiane tradotte in immagini, si è conclusa; più di 12 mila le fotografie ricevute per realizzare l’opera d’arte permanente dell’artista catalano Joan Fontcuberta per il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.

Le migliaia di foto pervenute testimoniano l’attenzione della città per la cultura e il rapporto unico che unisce i reggiani e le reggiane alla propria città e al suo patrimonio, ma anche l’apertura nei confronti dei diritti di tutti e tutte, il legame con la natura, la famiglia, i propri animali domestici, la voglia di stare insieme, di conoscere e viaggiare.
In tantissimi hanno voluto partecipare. Oltre alle singole individualità i centri sociali, le residenze per anziani, le associazioni sportive e fotografiche, gli istituti superiori, le scuole per l’infanzia sia di Reggio che della provincia.
E non mancano nomi famosi come quello del dj e produttore Benny Benassi e di Giovanna Calvenzi, una delle più importanti photo editor italiane, che hanno inviato alcuni scatti, oltre a un omaggio di una fan a Kobe Bryant.
Siamo molto felici del traguardo raggiunto – dichiara l’Assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità Annalisa Rabitti – anche se non avevamo dubbi che i cittadini e le cittadine reggiane avrebbero mostrato così tanto interesse. Gli scatti ricevuti sono tutti meravigliosi e testimoniano tanta voglia di esserci, di stare assieme alle persone a noi più care.

Oggi la fotografia è sempre più legata al digitale, ai social, al momento: si muove freneticamente, milioni di immagini ci riempiono le giornate e pochi pensano ancora a rendere fisiche quelle immagini, stampandole. L’enorme foto-mosaico progettato da Joan Fontcuberta per il Palazzo dei Musei sarà come un nostro personale album fotografico di famiglia, sempre pubblico ed accessibile, specchio della nostra città”.
Il grande foto-mosaico comprenderà anche le immagini dei tesori della collezione dei Musei Civici, in dialogo con quelle inviate dai partecipanti stessi. Le fotografie assumeranno quindi una nuova dimensione culturale e sociale, tessendo così uno sciame di micro-storie private che contribuiranno a plasmare la memoria collettiva della nostra città. Tutto questo permetterà di offrire al futuro un’opera pubblica e di tutti, un meraviglioso e curioso atto di immagine volto a irradiare un po’ di luce nei trascorsi tempi bui dell’ultimo anno. Il foto-mosaico finale verrà installato sul muro esterno di Palazzo dei Musei e sarà visibile in autunno.