di Antonio Lecci

NOVELLARA – Continuano le ricerche nelle valli di Novellara nel tentativo di rinvenire elementi utili a rintracciare Saman Abbas, o ciò che resta di lei nel caso dell’ipotesi di omicidio su cui sta lavorando da quasi un mese la magistratura reggiana. Dopo gli accertamenti svolti ieri in alcune aree di allevamenti suinicolo in disuso da diverse settimane, comprendendo pure i vasconi dei liquami, ora i carabinieri sono tornati a ispezionare la zona delle serre, attraverso un carotaggio che possa favorire l’attività dei cani del nucleo cinofili, che già nei giorni scorsi avevano effettuato sopralluoghi in tutta la vasta zona, che solo per l’area dell’azienda Le Valli, in cui lavorano i familiari di Saman, tutti indagati, è di almeno una settantina di ettari.

Emerge dall’indagine anche un secondo video, registrato dalla telecamere della videosorveglianza. Video in cui si vedrebbe anche la diciottenne Saman, insieme ad altre persone, che esce dall’abitazione di via Colombo, la sera successiva a quella in cui erano stati ripresi i tre uomini con vanghe e piede di porco che uscivano verso la campagna. L’ipotesi, e ribadiamo essere ancora un’ipotesi, è che la sera prima sia stato preparato il luogo, in attesa di poter nascondere un cadavere. Per questo le indagini sono concentrate da subito nei campi, con l’uso del nucleo cinofilo e i costanti controlli anche dall’alto, attraverso il drone. Resta sempre forte l’attesa del rientro in Italia del capofamiglia, Shabbar Abbas, da lui stesso annunciato per il 10 giugno. Ma è importante pure la possibile testimonianza di Ikram Ijaz, il cugino di Saman, uno degli indagati, fermato nei giorni scorsi in Francia, diretto verso la Spagna, arrestato formalmente sabato scorso. Se davvero ha partecipato alle operazioni ipotizzate dagli investigatori, potrebbe essere in grado di fornire elementi molto utili alle indagini, che ora proseguono a 360 gradi.