Oggi è stato ancora il turno dei cani dell’associazione Detection Dogs Ticino a operare tra le serre e i terreni agricoli de Le Valli di Novellara, in particolare attorno alla decina di siti in cui si sospetta che possa essere stato sepolto il corpo di Saman Abbas, la 18enne pakistana che gli investigatori ritengono sia stata uccisa a causa della sua scelta di andare a vivere con un ragazzo diverso dal cugino che la famiglia aveva scelto per lei, attraverso un matrimonio forzato.

Nella giornata odierna le attività di ricerca sono state limitate, anche per concedere un meritato riposo ai militari e agli operatori e tecnici che in queste settimane hanno svolto operazioni di carotaggio e sondaggio del terreno senza sosta, spesso con doppi turni nella stessa giornata e con ferie e riposi saltati. La volontà di ritrovare il corpo della giovane è ormai diffusa tra tutti gli investigatori e tra le forze dell’ordine che da settimane stanno svolgendo le ricerche. Da domani si riprenderà l’attività con georadar ed elettromagnetometro, mentre martedì è nuovamente atteso il nucleo cinofili dei carabinieri di Bologna, con i cani molecolari sguinzagliati tra le serre e i campi coltivati dove già è stato eseguito il carotaggio.

Intanto, emergono nuovi particolari sulla vicenda, con le minacce ai familiari del fidanzato di Saman, proferite in Pakistan a gennaio, fino al desiderio della ragazza e del suo connazionale di andare a vivere insieme, convolando a nozze. Proprio per questo Saman era intenzionata a ottenere i documenti che invece i suoi familiari gli hanno rifiutato per settimane. Il fidanzato di Saman continua a dichiararsi preoccupato dalle minacce della famiglia Abbas, in particolare verso i suoi parenti che vivono in Pakistan. Avrebbe inoltre dichiarato di essersi atteso una maggiore protezione e attenzione a questo caso, dopo che più volte alle autorità erano state segnalate situazioni sospette e di pericolo. Ma in alcuni frangenti l’emergenza si è scontrata con la burocrazia. E questo, forse, non ha permesso di salvare la ragazza diciottenne.