REGGIO EMILIA – Seppur in un contesto reso complesso dall’emergenza sanitaria, l’intero panorama culturale nazionale si è mosso, sin dall’inizio del 2021, per celebrare con diverse iniziative il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321 a Ravenna, luogo del suo esilio. L’obiettivo è stato quello di tenere alta l’attenzione sul Sommo Poeta, padre dell’opera che più di tutte dimostra la straordinaria capacità della cultura di unire un’intera nazione sotto il suo segno, superando qualsiasi scarto generazionale o di estrazione sociale.

Anche Reggio Emilia ha approntato un articolato programma di iniziative dove musica, letteratura, teatro e storia stanno insieme per raccontare i punti di contatto tra la Divina Commedia e il territorio reggiano.

Il calendario dantesco predisposto dal Comune di Reggio in collaborazione con numerosi enti e associazioni culturali reggiane per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri è stato presentato oggi (mercoledì 30 giugno, alle ore 12.00) a Reggio Emilia, nella Biblioteca Panizzi – Sala degli artisti dall’ assessora alla cultura Annalisa Rabitti e dal responsabile UOC gestione delle biblioteche Alberto Ferraboschi con i rappresentanti di alcune associazioni coinvolte dalla rassegna: Giovanna Iori, presidente del Comitato di Reggio Emilia e Guastalla della Società Dante Alighieri; Carlo Baldi per la Famiglia Artistica Reggiana-Studium Regiense; Clementina Santi per l’ Associazione Scrittori Reggiani; Giuseppe Adriano Rossi per le Deputazione di Storia patria per le antiche provincie modenesi-sezione di Reggio Emilia; Angela Chiapponi per la Società Reggiana di Studi Storici; Angelo Dallasta direttore dell’ufficio Beni Culturali e Nuova Edilizia di Culto – Archivi Diocesani; Erika Rondoni per l’associazione Picnic!.

Sono molto contenta – ha dichiarato Annalisa Rabitti, assessora alla cultura del Comune di Reggio Emilia – di dare il via a questo calendario di Reggio Emilia città dantesca: un cartellone di eventi per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri che coinvolgerà sia la nostra città, sia diversi luoghi della provincia. Il programma è molto ricco e non riguarderà solo la letteratura, ma tante altre arti come la musica, il teatro e la storia che, combinate in un racconto corale, esploreranno i diversi punti di contatto tra Dante e la città di Reggio Emilia. I luoghi coinvolti sono diversi: verranno realizzati incontri e conferenze ai Musei Civici, ai Teatri, all’Università, al Centro di Spiritualità e cultura di Marola, alla pietra di Bismantova e in tanti altri spazi scelti dalle associazioni coinvolte.

Uno degli aspetti più qualificanti di questo percorso – ha sottolineato Alberto Ferraboschi: responsabile UOC gestione biblioteche – ha riguardato proprio la dimensione corale e collettiva dell’iniziativa, un elemento che conferma il protagonismo delle associazioni coinvolte e dimostra ancora una volta la vitalità del sistema culturale reggiano. Il percorso comune ha portato a costruire un itinerario che si snoderà in tempi e luoghi diversi, mantenendo però una coerenza condivisa.

Abbiamo cercato di diversificare le fasi: quella iniziale, che si svolgerà nei mesi di luglio e agosto, sarà principalmente all’aperto e vedrà coinvolti diversi luoghi danteschi, partendo proprio dalla pietra di Bismantova. In autunno sono previsti una serie di eventi concentrati per la maggior parte sul territorio cittadino; la stagione verrà aperta in occasione dell’anniversario di morte di Dante Alighieri, tra il 13 e il 14 settembre, e proseguirà fino a dicembre.

La storia di Dante Alighieri e quella della città di Reggio Emilia si intrecciano più profondamente di quanto si creda. Se è risaputo ai più che la pietra di Bismantova è citata nella Commedia all’interno del quarto canto del Purgatorio, ci sono altri due aspetti, meno noti, ma ugualmente interessanti, che legano il Sommo Poeta al territorio reggiano. Sempre nel Purgatorio, nel sedicesimo canto, Dante nomina Guido da Castello, detto il Lombardo, insigne reggiano, annoverandolo nella terna dei vecchi superstiti di una generazione saldamente ispirata ai valori di virtù militare e di liberalità. Infine, nella cantica dedicata al Paradiso, Dante fa riferimento al codice duecentesco del Liber figurarum di Gioachino da Fiore, conservato al Palazzo Vescovile di Reggio Emilia.

Con queste premesse, la città si prepara ad accogliere una stagione di iniziative ed eventi per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri mettendo in valore proprio queste connessioni tra la Divina Commedia e il territorio reggiano. Il cartellone di proposte Reggio Emilia città dantesca coinvolge la città e non solo, arrivando fino alle colline della provincia, per costruire un filo narrativo che, partendo dall’approfondimento dei richiami al territorio reggiano presenti nella Commedia, si spinge a sperimentare i più nuovi e vari linguaggi della cultura per parlare di Dante con parole contemporanee.

Reggio Emilia città dantesca è un’esperienza diversificata e pronta ad accogliere tutte e tutti, dai più giovani ai più grandi, dagli esperti ai curiosi, per riscoprire insieme il territorio reggiano in nome del Sommo Poeta. Un racconto corale a cui partecipano voci di rilievo del panorama culturale e artistico non solo locale, dal rapper Murubutu a Giulio Ferroni, dell’Università la Sapienza, passando per il musicista reggiano Giovanni Lindo Ferretti e l’illustratore Giuseppe Vitale, per citare qualche nome.

Per informazioni e il programma completo degli eventi: https://www.comune.re.it