CASTELNOVO MONTI – Un luogo suggestivo e ricco di storia millenaria dove natura, cultura, spiritualità e geologia si intrecciano. ‘Vedetta dell’Appenino’ secondo il poeta Giosuè Carducci e visitata dal sommo Dante Alighieri che ne scrive nel IV canto del Purgatorio.
“Bismantova è un luogo unico nel mondo. I lavori, straordinari, fatti nel nuovo centro Laudato Si’ sono una prima fase di completamento dei locali superiori dell’Eremo, che come Regione andremo a sostenere, per dare servizi alle migliaia di persone che qui arrivano. Le Riserve di Biosfera dimostrano di essere fulcro di ambiente e progettualità con le loro particolarità”. Con le parole di Stefano Bonaccini, governatore della Regione Emilia-Romagna, si è aperto il momento inaugurale del nuovo Centro Laudato Si’ a Bismantova, realizzato dal Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, nelle ex pertinenze dei monaci benedettini dopo 3 anni di lavori, con 19 imprese coinvolte e oltre 745.000 euro di investimento (con risorse di Regione, Gal Antico Frignano, Parco nazionale dell’Appennino).
“Per Bismantova, oltre al locale, si mira ad avere una dimensione internazionale, forte del connubio ambientale e religioso. Oltre alla Diocesi e a chi ha lavorato e sostenuto il progetto, ringrazio il governatore Bonaccini per essersi dichiarato favorevole a continuare questo percorso”, ha commentato Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino, promotore del progetto.
“La Diocesi ha ceduto volentieri al Parco nazionale dell’Appennino una parte dei locali affinché si creasse un centro di riflessione sulla ecologia integrale – ha affermato il vescovo della Diocesi di Reggio e Guastalla, Massimo Camisasca –. Queste direzioni sono state indicate da papa Francesco con la sua Enciclica e da San Francesco, scritte nel Cantico delle Creature, inizio della letteratura italiana. Il significato di questo luogo è di un Cristianesimo che si apre a tutti, come gloria di Dio. In una epoca priva di punti di riferimento Bismantova si dimostra essere un riferimento certo, forte di una identità cristiana che qui è nata ed è cresciuta”.
Enrico Bini, sindaco di Castelnovo Monti, ha ricordato la necessità di tutelare la monumentalità di Bismantova. “Un luogo importante per la montagna e da preservare dall’assalto delle auto, che intenderemo sempre più allontanare, e dove, si dimostra, che con la comunione di intenti si possono raggiungere simili risultati. Dal febbraio 2015 con un ottimo concentro di forze si è lavorato per fare ripartire questo luogo”.
Fu proprio sei anni fa, infatti, quando un masso ciclopico precipitò, sul piazzale antistante l’Eremo e sovrastante i locali recentemente recuperati, causando ingenti danni. Don Evangelista Margini, parroco dell’epoca dell’Unità pastorale di Bismantova, ha affermato: “Il giorno del crollo fu orribile. Ma sapevo che la voglia di riprendere c’era: quanto ammiriamo oggi ne è la dimostrazione”.
Commozione tra le parole di Maria Cristina Costa, capogruppo del team progettuale di recupero che, assieme al vescovo, ha tagliato il nastro inaugurale ed emozione anche per Pietro Ferri, presidente del Centro etica ambientale che, proprio qui, ha annunciato già a settembre l’avvio della prima formazione per la custodia del Creato, riservata agli operatori del Parco nazionale, e, a primavera prossima per il mondo degli insegnanti. E’ intervenuto, a ricordo dell’efficacia tra associazioni e amministrazione, anche il viceprefetto Gabriele Gavazzi.
Nel nuovo Centro Laudato Si’ è possibile trovare un bookshop, una piccola esposizione con audioguida per gli ex voto donati dalla parrocchia di Ginepreto, una sala con tanto di connettività per attività di associazioni e artisti, un piccolo presidio dei Carabinieri forestali e una sala multimediale ed espositiva. Qui si terrà la suola sui temi dell’Enciclica,
• 400 mq di spazi recuperati
• 745.000 euro spesi per le attività di recupero dal Parco nazionale dell’Appennino per il nuovo Centro Laudato si’. Di cui
– 500.000 euro ottenuti dal Piano di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna (Centro Laudato Si’)
– 100.000 euro dal Gal Antico Frignano e Appennino reggiano (allestimenti)
– 145.000 da risparmi di bilancio del Parco nazionale dell’Appennino (sistemazione esterna)
• 110.000 dal Comune di Castelnovo Monti (sagrato e banchina pensile antimassi)
• 600.000 euro investiti dal Comitato per il restauro del Santuario di Bismantova (tetto, facciata dell’Eremo, area accoglienza e souvenir, piccolo appartamento per sacerdote)
• 19 le ditte impegnate
• Oltre 40 le maestranze alternatesi, in prevalenza locali
• 10 anni dall’inizio dei primi lavori
• 3 anni per la realizzazione del Centro Laudato Si’
Il nuovo Eremo
L’intervento di recupero ha riguardato una superficie di circa mille metri quadri, tra interni ed esterni. È stato realizzato interamente con materiali bioecologici, recupero delle acque meteoriche, eliminando le barriere architettoniche e con criteri di protezione e tutela dell’avifauna (utilizzo di manti di copertura in coppi, eliminazione delle reti di testata dei tetti ventilati, ecc).
L’accesso principale, nel seminterrato, funge da luogo di accoglienza per turisti e visitatori e garantisce il collegamento con le sale espositive, mentre al piano terra, con accesso autonomo, si trova il Santuario. Al primo piano, collegato con un ascensore in cristallo per permettere la vista della parete della Pietra a est del Monastero, si trovano, davanti agli spazi museali, la biblioteca, l’archivio e la zona bacheche, oltre ad ampi spazi per la sosta, lo studio e la contemplazione della natura circostante. Infine, al secondo piano sono raggruppati gli uffici di servizio della Protezione civile, del Centro regionale delle guide alpine, del Cai, dei Carabinieri forestali e delle associazioni G&T e Legambiente.
Nella biblioteca, come detto, trovano spazio tutte le pubblicazioni su Bismantova uscite in ambito letterario, religioso, naturalistico, geologico, biologico, scientifico, turistico, alpinistico e archeologico. Inoltre, saranno realizzate attrezzature per mediateca con connessione e disponibilità del Centro studi religioni del mondo presso l’Università di Harvard, oltre a materiale proveniente dal Forum su religione ed ecologia dell’Università di Yale.
Le attività relative al museo, alla biblioteca, al centro polivalente e al centro visita del Parco nazionale e accoglienza saranno coordinate e gestite dal Parco nazionale dell’Appennino tosco- emiliano anche utilizzando volontari di associazioni locali come il Club alpino italiano, il Soccorso alpino Emilia-Romagna, l’Associazione geologia e turismo.