REGGIO EMILIA – Nonostante un lieve rialzo negli ultimi due giorni, probabile effetto del Ferragosto, i contagi in provincia di Reggio Emilia si attestano su numeri non ancora preoccupanti. A fare il consueto punto sulla situazione epidemiologica nel nostro territorio la dott. Cristina Marchesi, direttore generale Ausl, che conferma un’incidenza a 70 casi per 100mila abitanti, al di sotto della media regionale dove il dato è di 80.

Anche sul versante ospedaliero la settimana è stata abbastanza costante e senza picchi: “La quarta fase, o comunque l’‘effetto estate’ si è sentito, con un picco intorno al Ferragosto – spiega Marchesi – a cui è seguita una lenta discesa. Anche a Reggio come in tutta Italia, da giugno si è registrato un aumento dei contagi, ma al momento, rispetto ad altri paesi, il nostro Paese sta registrando un numero di casi molto più contenuto, grazie sicuramente anche all’ottimo andamento della campagna vaccinale”.
“Considerando la libertà di cui si è potuto godere questa estate, con tutti i locali aperti -a parte le discoteche- e con un livello molto basico di restrizioni, i numeri sono ancora contenuti”, continua, sottolineando tuttavia che seppur in una situazione di stabilità, è richiesto un incessante lavoro da parte dell’ospedale e del dipartimento di sanità pubblica impegnato in una costante attività di tracciamento e isolamento dei casi.
Una situazione che al momento non è particolarmente preoccupante, come ribadisce la Dott. Eufemia Bisaccia del servizio di igiene pubblica: “E’ un trend abbastanza costante senza focolai di particolare interesse, – precisa – soprattutto famigliari e sociali, post rientro delle vacanze. L’età media è abbastanza bassa e sono molti i sintomatici ma con sintomi molto lievi, soprattutto nei vaccinati”.
OSPEDALE Sono 33 i pazienti covid ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva (tutti non vaccinati)

Andamento sostanzialmente omogeneo anche dal punto di vista ospedaliero. Stabili gli accessi in Pronto Soccorso, con una media di 393 al giorno, (40 in più al giorno rispetto all’anno scorso).
E’ leggermente diminuita questa settimana la media dei pazienti positivi che si recano al pronto soccorso (5% sul totale degli accessi), come spiega il dott. Giorgio Mazzi, mentre era del 10% lo scorso anno.
La media dei positivi ricoverati nelle ultime due settimane è scesa dai 4,5 ai 2,4 al giorno. Ridimensionata anche la media dei degenti per covid: dai 39 della scorsa settimana ai 33 di questa.
Negli ultimi due giorni al lieve aumento dei contagi, è corrisposto un lieve aumento anche dei ricoveri, probabilmente correlabile al ferragosto: al momento sono 33 i pazienti covid ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva (tutti non vaccinati), 4 in pneumologia, 14 in malattie infettive e 12 in medicina a Scandiano. Nel 2020 nella prima quindicina di settembre erano 7 i degenti e 1 solo in terapia intensiva.
“La situazione ospedaliera al momento non è preoccupante in termini di conseguenze della pandemia – conclude il direttore del presidio ospedaliero – ma i numerosi accessi in pronto soccorso e la richiesta di letti per altre patologie richiederebbe di riconvertire almeno una parte dei 50 posti letto dedicati a pazienti covid. Decisione che però non si può ancora prendere perché lo scenario non è stabilmente in riduzione”.
VACCINI Immunizzato a Reggio il 76% della popolazione vaccinabile
La campagna vaccinale in provincia reggiana procede verso l’obiettivo di arrivare a immunizzare con due dosi l’80% della popolazione vaccinabile entro fine settembre. “Sono 734.452 le dosi somministrate fino a questa mattina – sottolinea Cristina Marchesi – di cui 398.468 prime dosi e 335.984 seconde dosi. Se rapportato alla popolazione vaccinabile, questo dato ci dice che siamo all’82,3% di vaccinati con una dose e al 76% come copertura con ciclo completo. A fine settembre si presume che supereremo l’84% di immunizzati”.
Al momento sono circa 6000 le prenotazioni per le prime dosi e circa 42000 tra settembre e primi di ottobre per le seconde.
Prosegue intanto l’attività in accesso diretto con i camper nei mercati e vicino ai plessi scolastici. A Montecchio il 1 settembre sono state fatte 36 vaccinazioni di cui circa metà a minorenni. “Il Camper non muove grandi numeri ma serve a convincere gli indecisi” afferma la dott. Marchesi.
TEST SALIVARI Si attendono i risultati dei laboratori regionali su efficacia e tollerabilità
Grazie a un emendamento approvato dalla commissione Affari sociali della Camera, il certificato verde si potrà ottenere anche con test salivari, ora equiparati agli altri tamponi. “Non c’è ancora nulla di scritto ma entro l’inizio della scuola dovrebbero arrivare le risposte dei laboratori della regione che stanno testando i test salivari – spiegano i vertici Ausl – Si tratta di valutarne l’ efficacia diagnostica e la tollerabilità. Il supporto infatti deve essere facilmente fruibile e utilizzabile anche in classi di età che non hanno fatto molti tamponi fino ad ora. L’utilizzo su larga scala dipenderà da una decisione regionale che forse arriverà prima dell’inizio delle scuole”.