REGGIO EMILIA – Nuovi “problemi” per un 40enne residente a  Reggio Emilia che denunciato dai carabinieri reggiani per una serie di gravi condotte maltrattanti, è finito nuovamente nei guai.

Infatti, sebbene il GIP del Tribunale di Reggio Emilia alla fine del mese di aprile dell’anno scorso, accogliendo le richieste della Procura reggiana a sua volta concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri della stazione di Corso Cairoli, lo aveva sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli il divietò di comunicare con qualsiasi mezzo con la parte offesa, lui ha violato la misura finendo ai domiciliari.

La Corte di Appello di Bologna recependo le richieste della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ha disposto l’aggravamento della misura sostituendo il divieto di avvicinamento con gli arresti domiciliari. Il nuovo provvedimento restrittivo di natura cautelare ieri mattina è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia santa Croce che hanno arrestato il 40enne. L’uomo infatti il 22 agosto u.s., secondo quanto denunciato ai carabinieri, avrebbe aggredito la donna che si trovava nel suo paese di origine violando non solo la misura del divieto di avvicinamento ma reiterando le condotte maltrattanti. I fatti segnalati dai carabinieri del paese di origine della donna alla Procura reggiana hanno portato all’odierno provvedimento degli arresti domiciliari. 

Il 40enne era sottoposto al divieto di avvicinamento dall’aprile del 2020 in quanto dalle risultanze investigative era emerso come l’ex moglie durante il matrimonio e successivamente alla separazione, avvenuta a febbraio del 2020, era stata sottoposta a continue vessazioni del tipo psichico e fisico derivanti da futili discussioni che nascevano perché i due non andavano d’accordo. Condotte maltrattanti che stando al capo di imputazione del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento erano consistenti in reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica, con umiliazioni, offese e minacce, che hanno visto la donna essere percossa con schiaffi e tirate di cappelli, in un’occasione dandole un colpo al viso facendole cadere gli occhiali e provocandole un taglio al naso, nell’offenderla con i più variegati epiteti, nel rimproverarla quando tornava tardi a casa da lavoro. Episodi maltrattanti raccolti in una dettagliata denuncia che riscontrati dai carabinieri della Stazione di Corso Cairoli avevano appunto portato il 20 aprile del 2020 a sottoporre l’uomo al divieto di avvicinamento. Misura che tuttavia non è bastata per porre fine alle condotte delittuose vista l’aggressione del 22 agosto scorso al punto che nella giornata di ieri l’uomo è stato arrestato essendo stato disposto, per i motivi suddetti, l’aggravamento della misura cautelare.