
Dalle 7 di questa mattina è iniziato lo sgombero definitivo dei capannoni alla Ex Reggiane. Polizia, carabinieri, polizia locale e personale sanitario sono stati impegnati nell’area che ha rappresentato per tanti anni un simbolo di degrado, teatro dello spaccio di droga e violenze. Chiuso l’accesso a via Agosti, bloccati anche gli altri accessi.

Le forze dell’ordine hanno controllato che tutto procedesse senza problemi anche grazie all’utilizzo di un drone. Problemi non ce ne sono stati, grazie anche all’intervento delle associazioni volontariato che hanno convinto una ventina di senzatetto ad andare in strutture della Caritas e in albergo inserendosi in questo modo nel percorso previsto dal progetto ‘Reggiane Off’.

Nei capannoni fatiscenti sono rimaste poco più di una decina di persone che hanno abbandonato poi tranquillamente l’area mettendo la propria roba in carrelli della spesa. Da lunedì un’altra quarantina di persone erano entrate nel percorso che in base al protocollo coordinato dal comune di Reggio Emilia e dalla Caritas diocesana prevede per tutti l’accompagnamento in possibili percorsi di accoglienza, inclusione sociale e ospitalità. Terminato lo sgombero sono subito iniziati i lavori di tamponatura e chiusura dei capannoni. Personale di Iren è impegnato negli interventi di pulitura e sanificazione dell’area
Alcuni dei capannoni sgomberati questa mattina sono di proprietà privata ed altri sono tutelati sono tutelati dal punto di vista storico. Il Comune di Reggio Emilia ha preso una decisione in merito ai costi sostenuti per liberare le strutture saranno addebitati alla proprietà dei singoli capannoni. Per quanto riguarda invece la tutela, questi capannoni verranno conservati nella condizione attuale ma completamente chiusi.




