A 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico di nidi e scuole dell’infanzia e a tre di primarie e secondarie di primo e secondo grado, a Reggio Emilia si sono registrati 2 focolai attivi negli asili e 2 nelle scuole primarie. Complessivamente sono 86 gli studenti in quarantena e 17 insegnanti, 10 le classi in quarantena, 5 negli asili nido, 1 nelle materne, 4 nelle scuole primarie. “I focolai attivi in questo momento sono legati a situazioni familiari o comunque all’esterno della scuola” ha sottolineato la dottoressa Emanuela Bedeschi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl.
“Sono in corso tutte le procedure come lo scorso anno, i contatti con le scuole avvengono tempestivamente, in questo momento per fortuna abbiamo numeri contenuti e in giornata si riescono a contattare tutte le situazioni di criticità che vengono segnalate”.
La novità di quest’anno è il nuovo “protocollo scuola”, uscito la scorsa settimana che viene applicato alla scuole elementari, medie e superiori: alla presenza di un caso positivo si sospendono le lezioni e gli studenti delle classe vengono sottoposti subito a tampone, in caso di esito negativo i ragazzi tornano tutti a scuola e di fatto non si deve sottoporre la classe in quarantena alla presenza di un solo caso. Vengono comunque ricercati i contatti stretti del caso positivo e a questi viene invece imposta la quarantena. I contatti stretti vaccinati devono rispettare una quarantena di 7 giorni e non più di 10 o 14 giorni.
Il fatto che oggi il 72% dei ragazzi di età compresa tra 12 e 19 anni abbia già ricevuto almeno la prima dose del vaccino, così come le alte percentuali nel personale scolastico e obbligo per loro di Green pass, si auspica che possa rappresentare la differenza rispetto alla gestione piuttosto complicata dell’anno scolastico passato.
Il nuovo protocollo non si applica invece ad asili e scuole dell’infanzia e l’intera classe viene messa in quarantena appena si manifesta il primo caso positivo.
Per quanto riguarda le persone molto anziane, ha sottolineato la dott.ssa Bedeschi – una nota molto positiva è che coloro che sono già stati vaccinati con la seconda dose e si sono nuovamente positivizzati hanno una minore necessità di ricovero.