REGGIO EMILIA – E’ ancora una volta un cauto ottimismo quello espresso dai vertici dell’Ausl reggiana riguardo all’andamento della pandemia in provincia di Reggio Emilia. “I numeri sono confortanti – afferma il direttore generale dott.ssa Cristina Marchesi

Pur senza illuderci, rileviamo che in questi ultimi 7 giorni l’incidenza per centomila abitanti (indicatore molto importante poiché fino a pochi mesi fa costituiva l’unico criterio per il cambio di colore delle regioni) è scesa sotto ai 50: oggi è infatti a 41. Anche la media mobile, che tiene conto dell’andamento e delle variazioni giornaliere, mostra un calo sensibile”. “Se continuiamo così – continua – possiamo affermare che la curva è in discesa”.

Anche la parte ospedaliera dimostra una certa tenuta: seppur il calo di ricoveri non sia significativo come la riduzione dell’incidenza, ci si mantiene sotto i 30 pazienti ospedalizzati. Calano anche le richieste delle Usca, mentre procedono le somministrazioni del vaccino.

L’introduzione del green pass ha riattivato le prenotazioni per le prime dosi, con mille somministrazioni solo nella giornata di ieri. “Un effetto non travolgente, anche perchè ormai si è molto ridotta la quota di popolazione non vaccinata, ma positivo”, commenta Marchesi.

Dott. Giorgio Mazzi

L’andamento positivo viene ribadito anche dal dott. Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero: “Registriamo dati sostanzialmente stabili, con una riduzione di ricoveri e anche di accessi di pazienti positivi in Pronto Soccorso: la media giornaliera di ricoveri è passata infatti dai 30 della settimana scorsa ai 26 di questa, con un numero di degenti in terapia intensiva che si mantiene stabile tra i 2-3 ogni giorno”.

Oggi sono 28 i pazienti positivi ricoverati, di cui 2 in terapia intensiva, 5 in pneumologia, 8 in malattie infettive, 1 in chirurgia e 12 in medicina a Scandiano. I due pazienti in terapia intensiva hanno 51 e 60 anni e sono entrambi non vaccinati.

“Per un rapido bilancio di fine estate, rispetto ai dati dello scorso anno è interessante registrare il confronto negli accessi dei Pronto Soccorso della provincia: sale a 413 la media di accessi giornalieri nell’estate del 2021, rispetto ai 360 del 2020, a fronte di un calo di accessi quotidiani di  pazienti covid positivi: da 34 del 2020 ai 22 di quest’anno”.

Mazzi conclude segnalando uno studio uscito sul British Medical Journal, che evidenzia come negli Stati Uniti, da quando la variante Delta è dominante, il tasso di mortalità nei non vaccinati sia stato 11 volte superiore rispetto ai vaccinati. I dati di sorveglianza raccolti durante l’estate 2021 evidenziano che i vaccinati hanno 10 volte meno probabilità di essere ricoverati e 5 volte probabilità in meno di essere infettati rispetto ai non vaccinati.

Si tratta di uno studio, sottolinea – che serve a confermare ancora una volta l’elevata contagiosità della variante delta ma anche l’utilità di mantenere il rispetto delle norme come l’uso della mascherina e il distanziamento.

Non a caso – conclude – si sono registrati questa estate picchi di contagi a due settimane da situazioni di grande assembramento: questo ancora una volta mette in luce l’importanza di mantenere e rispettare le norme di sicurezza.