
Maqam è una parola araba che significa molte cose: luogo, posizione, stazione, scala e soprattutto il sistema di organizzazione melodica della musica araba tradizionale, una tecnica di improvvisazione largamente praticata in tutto il Medio Oriente.
In maqam, in scena in prima assoluta al Festival Aperto di Reggio Emilia domenica 17 ottobre, alle ore 18.00, al Teatro Cavallerizza, la nebulosa di corpi di mk incontra dal vivo l’interconnessione tra la musica orchestrata da Lorenzo Bianchi Hoesch ed il canto di Amir ElSaffar, non solo uno dei protagonisti più promettenti del jazz contemporaneo ma anche un profondo conoscitore della tradizione del maqam iracheno.
Un “concerto coreografico” in cui la relazione compositiva tra ambiente sonoro e coreografico è fatta di eventi elementari, discontinui e puntiformi, che lasciano sciogliere nel canto l’intreccio della sostanza corporea e musicale.

Michele Di Stefano / mk tornerà al Festival Aperto nei giorni 12, 13 e 14 novembre, chiamato a realizzare una coreografiasite specific, intorno all’opera scultorea di Eva Jospin Côté cour / côté jardin, realizzata dall’artista francese per la Sala Ottagonale del Teatro Municipale Valli. Eden # uno stato eternamente nascente, nasce dall’esperienza del progetto EDEN presentato a Bolzano Danza nel 2020 e ripropone l’incontro segreto tra due corpi, nello spazio trasformato dallo scambio tra la scultura ed il suo visitatore solitario.
mk
nasce nel 2000 ed è oggi considerato uno dei più vivaci ensemble di ricerca della scena italiana, con performance in molti paesi, come Indonesia, USA, Giappone, Perù, Germania, Francia, Ungheria, Spagna, Portogallo. Le ultime produzioni di mk propongono diversi formati e ambienti performativi in collaborazione con altri artisti: Veduta (2016-17) è una performance immersiva dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. Bermudas (Premio Danza&Danza 2017-18 come miglior produzione italiana e Premio UBU 2019) è un sistema coreografico, per un numero variabile e intercambiabile di performer che sostengono l’idea del moto perpetuo governato da un ordine organico. Parete Nord, dedicato alla montagna, è un progetto internazionale coprodotto da Torinodanza 2018. EDEN (premio speciale Danza&Danza) è una commissione 2020 di Bolzano Danza/Tanz Bozen con coreografie di Carolyn Carlson, Michele Di Stefano e Rachid Ouramdane.

Michele Di Stefano
Curatore ospite per il programma “Outdoor” del Bolzano Danza Festival 2018, il direttore artistico di AngeloMai Italia Tropici e BUFFALO al Palazzo delle Esposizioni, Roma. È consulente di danza per il Teatro di Roma (programma Grandi Pianure).
Ha creato Upper East Side per Aterballetto, Line Rangers per la Korean National Contemporary Dance Company di Seoul (autunno 2014) e Bayadere-Il regno delle ombre per Nuovo Balletto di Toscana
È stato premiato con il Leone d’Argento per l’innovazione nella danza alla IX Biennale Danza 2014 di Venezia.
Dal 2010 MK è sostenuto dal Ministero della Cultura italiano.
Lorenzo Bianchi Hoesch

Compositore e sound artist. I suoi interessi nel campo della musica vanno dall’elettronica pura alle composizioni per il teatro e la danza, dalle colonne sonore per immagini alle installazioni interattive. La composizione elettroacustica è il cuore dei diversi progetti che concepisce e realizza.
Nelle sue performance soliste, nelle improvvisazioni, nelle collaborazioni con altri artisti e musicisti, il suo interesse è sempre focalizzato sull’idea di stabilire nuove connessioni tra i tre elementi centrali nella sua visione dell’arte: suono – gesto – spazio. In questo senso, gran parte del suo lavoro è dedicato al suono 3D, alla composizione multicanale e olofonica, e ha ricevuto commissioni e residenze artistiche da varie istituzioni: Centre Pompidou, Ircam, Groupe de Recherche Musical (GRM), Biennale di Venezia, Opera di Göteborg, Ballet National de Marseille, RhurTriennale, Fondazione Royaumont, Fondazione Aterballetto, e molti altri … e si è esibito in tutto il mondo: Europa, Giappone, Indonesia, Stati Uniti …
Tra i vari artisti con cui ha collaborato, collaboratori molto stretti sono la compagnia MK, per la quale compone le musiche dal 2006, e Richard Siegal.
Laureato in architettura (Italia) e composizione (Francia), dopo aver vissuto per un po’ in Spagna, si è trasferito a Parigi, dove ora vive e lavora.
Nel 2017 ha fondato la Label Ornithology-productions. È Artista associato all’Ircam-Centro Pompidou per il periodo 2018-2021.
Amir ElSaffar

Compositore, trombettista, suonatore di santur e vocalist Amir ElSaffar viene descritto come “unico in grado di riconciliare il jazz e la musica araba” (the Wire) e “una delle figure più promettenti del jazz di oggi” (Chicago Tribune). Destinatario del Doris Duke Performing Artist Award e dell’US Artist Fellow 2018, ElSaffar è un trombettista esperto con un background classico, che non solo conosce il linguaggio del jazz contemporaneo, ma ha creato tecniche per suonare microtoni e ornamenti idiomatici della musica araba che non si sentono tipicamente sulla tromba. Inoltre, è un portatore della secolare tradizione irachena del maqam, ora in via di estinzione, che esegue attivamente come vocalista e suonatore di santur. Come compositore, ElSaffar ha usato i sottili microtoni che si trovano nella musica maqam irachena per creare un approccio innovativo all’armonia e alla melodia, e ha ricevuto commissioni per comporre per grandi e piccoli ensemble jazz, ensemble tradizionali mediorientali, orchestre da camera, quartetti d’archi ed ensemble di musica contemporanea, così come per gruppi di danza. Descritto come “un bandleader fantasioso, che espande il vocabolario della tromba e allo stesso tempo il moderno ensemble jazz” (All About Jazz), ElSaffar è una voce importante in un’epoca di produzione musicale interculturale. ElSaffar ha ricevuto commissioni dal MAP Fund, Arab Fund for Arts and Culture (AFAC), Newport Jazz Festival, Metropolitan Museum of Art, Chamber Music America, Jazz Institute of Chicago, ed è compositore-in-residenza alla Fondazione Royaumont in Francia nel 2017-2019.
L’ingresso agli spettacoli a teatro sarà possibile solo con certificazione verde Covid-19 (Green Pass). E’ richiesto anche un documento d’identità in corso di validità.
Biglietti in vendita su www.iteatri.re.it e in biglietteria (c/o Teatro Municipale Valli)