REGGIO EMILIA – Su Facebook curava la pubblicazione di annunci trattanti la vendita di tagliaerba facendosi contattare inizialmente sulla piattaforma social.
Quindi “testato” l’effettivo interesse ad acquistare il tagliaerba da parte della vittima avviava la trattativa attraverso WhatsApp grazie all’utilizzo di una utenza telefonica intestata a una compiacente amica e quando sul conto riceveva la l’importo della “vendita fantasma”, spariva nel nulla bloccando l’utenza della vittima.
In questo modo un 50enne dalla provincia di Ravenna ha raggirato anche un 38enne residente nel reggiano che ha risposto all’annuncio provvedendo ad acquistare il tagliaerba previo pagamento dell’importo concordato pari a 600 euro. Dopo aver versato l’importo nel conto fornitogli dal truffatore, questi ricevuti i soldi spariva nel nulla non concludendo la vendita. Per questo i carabinieri della stazione di Fabbrico, a cui l’operaio 38enne abitante a Fabbrico, ha sporto denuncia, a conclusione di mirate indagini telematiche, hanno denunciato per truffa alla Procura reggiana un 50enne della provincia di Ravenna. Nei guai è finita anche una complice abitante in provincia di Padova, ritenuta testa di legno dai carabinieri, e precisamente una 47enne risultata essere intestataria fittizia dell’utenza cellulare in uso al truffatore. Nei confronti dei due venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di concorso truffa per la cui ipotesi venivano quindi denunciati.