Reggio Emilia – Sarebbe stata la fine della relazione sentimentale decisa dall’ex fidanzata a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la donna, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte persecutorie per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della stazione di Guastalla l’hanno denunciato alla Procura reggiana.
La Dr.ssa Maria Rita Pantani, sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione, al posto di lavoro e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex compagna prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 150 metri dai luoghi dalla stessa frequentati vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con lei.
Provvedimento di natura cautelare che l’altra mattina veniva eseguito dai Carabinieri della stazione di Guastalla che hanno condotto le indagini. Lei una 37enne lui un 45enne, entrambi abitanti in provincia di Reggio Emilia: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Dopo la fine della relazione sentimentale avvenuta per decisione della donna, dallo scorso mese di luglio l’uomo avrebbe tenuto condotte persecutorie nei confronti dell’ex fidanzata vittima di appostamenti, telefonate assillanti ed offensive (anche 76 in un giorno), messaggi minacciosi e offese fatte direttamente di persona con urla e frasi ingiuriose. Condotte persecutorie quelle dell’uomo che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando nella stessa timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, limitando anche le uscite.