La Squadra Volanti della Questura di Reggio Emilia è intervenuta ieri sera, alle 20,25, dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto, giunta al 113, da una donna che asseriva di essere inseguita dall’ex compagno.

La donna, raggiunta dai militari in via Tassoni, era in auto con l’attuale compagno, X.A., di nazionalità albanese classe ‘91, mentre l’ex compagno, B.C. di nazionalità italiana classe ‘90, si era dileguato poco prima.

La coppia riferiva ai poliziotti che nei momenti precenti, mentre percorrevano via Tassoni, si erano accorti dell’inseguimento dell’ex a bordo di una Punto nera, e per timore l’attuale compagno, alla guida dell’auto, aveva aumentato la velocità. Lo stesso faceva anche il B.C., il quale poi li affiancava e con una manovra brusca gli bloccava la strada imponendogli di fermarsi. A quel punto l’ex scendeva dall’auto e brandendo un oggetto di ferro colpiva l’auto dell’ex compagna infrangendo prima il finestrino lato guidatore e poi il parabrezza.

In preda al panico la coppia inseriva la retromarcia per divincolarsi dal blocco per poi darsi alla fuga sempre su via Tassoni in direzione di Albinea, mentre l’ex non si dava per vinto e riprendeva l’inseguimento.

I militari, raccolta la testimonianza, vedevano poi sopraggiungere l’ex che con fare aggressivo scendeva dall’auto dirigendosi verso la coppia, incurante della presenza degli operatori. Immediatamente gli uomini dell’arma si sono intrapposti tra loro al fine di scongiurare altri danni e invitando lo stesso, per più volte, a ritrovare la calma e ad indietreggiare.

L’uomo continuando con fare aggressivo inveiva nei confronti del nuovo compagno della donna e dei militari cercando in tutti i modi di divincolarsi in maniera energica per poter raggiungere la coppia e nonostante la presenza di più operatori di Polizia, proferiva svariate minacce di morte nei confronti di X. A. con frasi del tipo “ti ammazzo, non scappi”, “prima o poi ti ammazzo”.

Bloccato dai poliziotti è stato condotto in Questura per una compiuta identificazione e per i dovuti accertamenti del caso, al termine dei quali è stato arrestato e deferito in stato di libertà per violenza privata, danneggiamento aggravato e porto di oggetti atti ad offendere.