Preparati perché stasera ti sgozzo”. Queste le parole che preludevano a quanto si sarebbe verificato da lì a poco ovvero un grave ed ennesimo episodio di violenza di genere tra le mura domestiche consumata da un uomo nei confronti della moglie davanti alla figlia minorenne che in lacrime supplicava al padre di lasciare la mamma.

L’origine dei fatti poco prima delle 22.00 dell’altra sera quando al 112 arrivava una richiesta di aiuto da parte di un cittadino correggese che aveva sentito urla provenire da un’abitazione privata. I carabinieri giunti sul posto raggiungevano l’appartamento dal quale provenivano delle urla tentando di farsi aprire. Pochi minuti dopo la donna apriva la porta ma non appena i militari si apprestavano ad entrare, l’uomo presente all’interno dava uno spintone a un militare rovinando con lui a terra, mentre il collega interveniva per bloccare la colluttazione durante la quale l’aggressore continuava a spintonare e scalciare gli operanti. Alla fine veniva bloccato e ammanettato.

Nell’appartamento la donna, una 33enne, in stato di shock con segni evidenti di percosse sul volto e sui polsi. In casa anche la figlia dei due, anch’essa in evidente stato di agitazione ed in preda al pianto. Dalla ricostruzione dei fatti si accertava che a seguito di un diverbio tra i due conviventi, l’uomo, rientrato a casa in stato di alterazione, cominciava ad urlare e dopo aver scaraventato a terra un vaso di ceramica ed avendone preso un pezzo si dirigeva verso la compagna minacciandola con le seguente parole: ”Preparati perché stasera ti sgozzo”. La donna riusciva a chiudersi in bagno mentre la figlia in lacrime supplicava al papà di lasciare stare la mamma. Riuscito ad aprire la porta del bagno l’uomo entrava colpendo la compagna con un pugno facendola cadere a terra facendole sbattere la testa contro la lavatrice per poi afferrarla per le braccia e trascinarla a terra sotto gli occhi della figlia. Quindi l’intervento dei carabinieri che a seguito della colluttazione sono stati costretti alle cure mediche in ospedale riportando una prognosi di 5 e 7 giorni.

Dagli accertamenti successivi emergeva che quell’episodio di violenza era stato solo l’ultimo di una lunga serie di angherie messe in atto dall’uomo negli ultimi 5 anni. Per questi motivi con le accuse di resistenza, lesioni e maltrattamenti in famiglia i carabinieri hanno arrestato l’uomo, un 35enne di Correggio, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.