REGGIO EMILIA – Una 32enne residente in val D’Enza pur di andare a giocare alle slot si è avvalsa della complicità dell’amica vaccinata a cui ha chiesto l’invio su WhatsApp del green pass per accedere alla sala giochi. Per questo motivo la donna è finita nei guai dopo essere incappata in un controllo dei carabinieri di Gattatico a cui la donna ha fatto credere di essere un’altra persona ovvero l’amica che, regolarmente vaccinata, era in possesso del green pass, che aveva volutamente ceduto per consentire alla 32enne di entrare appunto nella sala giochi. Per la 32enne è scattata la denucia per sostituzione di persona e false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Nei guai è finita anche l’amica, compiacente una 34enne residente a Reggio Emilia, denunciata per concorso nel reato di sostituzione di persona avendo ceduto il suo green pass all’amica.
I fatti risalgono all’altra notte quando una pattuglia dei carabinieri di Gattatico si recava presso una sala giochi del reggiano al fine di procedere ad un controllo di routine degli avventori. Una volta all’interno del locale, i militari procedevano a richiedere i documenti di identità dei presenti, nonché l’esibizione del green pass il cui possesso risultava indispensabile per l’accesso in linea al dettato normativo vigente. Tra i presenti la 32enne ora indagata mostrava ai carabinieri sul display del cellulare un codice QR di un green pass poi risultato essere intestato ad altra persona. Sebbene la 32enne riferiva che le era stato inviato erroneamente con WhatsApp” da una sua collega, con la quale si era recata il giorno precedente a fare il tampone, le indagini dei carabinieri hanno accertato che non è mai stato risultata essere in possesso della certificazione verde ma che le era stato dato in maniera compiacente dall’amica per consentirle di andare alla sala giuochi e accertati i fati le due donne venivano denunciate.