Giovedì 17 febbraio alle 21 si apre al Multiplo di Cavriago la rassegna Rock Stories: tre incontri con protagonisti ed esperti di musica rock per parlare di dischi, concerti ed emozioni, nell’attesa di riprendere a ballare, muoversi e rivivere l’esperienza collettiva della musica dal vivo. Gli incontri avranno al centro tre libri recentemente pubblicati: il 17/2 alle 21 Gigi Cavalli Cocchi presenta il suo libro “Il respiro del tamburo. Storie di successi e di mai successi” (Anniversary Books), sabato 19 marzo alle 17 Matt Briar presenterà la sua monografia “Neil Young. Cercando il nuovo mondo” (Editrice Zona) e infine giovedì 31 marzo alle 21 Paolo Bardelli ci racconterà un anno fondamentale per il rock presentando il suo libro “1991 il Risveglio del Rock” (Arcana editore) insieme a Jukka Reverberi.

Gigi Cavalli Cocchi

La rassegna si apre quindi con un protagonista della scena rock italiana, Gigi Cavalli Cocchi, che con il respiro della sua batteria, ha attraversato oltre 40 anni di storia del rock in Italia. Batterista storico di Ligabue dal 1989 al 1994, ha suonato nei primi quattro dischi e nei relativi tour, nonché nei concerti evento “Campovolo” per un totale di 300 concerti. Con i Clan Destino (la band di Ligabue) ha inciso due album, poi è stato con i C.S.I. (Consorzio Suonatori Indipendenti, ex CCCP) per sei anni, realizzando l’album del loro primo disco d’oro Tabula Rasa Elettrificata e altri 3 dischi. Nel 1998 forma i Mangala Vallis, importanti esponenti del nuovo rock progressivo italiano. Numerosi i suoi progetti e le collaborazioni: con Massimo Zamboni (ex CCCP e C.S.I) in 4 album e dal vivo, nella rock opera Canossa, con i CCLR (Cavalli Cocchi, Lanzetti, Roversi) ha lavorato con ospiti del calibro di Steve Hackett (Genesis). Nel 2009 è cofondatore del gruppo folkrock de Lassociazione. Nel 2018 è la volta della pubblicazione del debut album di Aerostation insieme ad Alex Carpani, dove rock, prog ed elettronica si uniscono in perfetto equilibrio. Ha condiviso il palco con artisti come Ian Anderson (Jethro Tull), David Jackson, Judge Smith e Nic Potter (Van Der Graaf Generator), John Ellis (Peter Gabriel, The Stranglers, Peter Hammil), Mauro Pagani (PFM), Aldo Tagliapietra, Tony Pagliuca e Tolo Marton (Le Orme), Angela Baraldi, Flaco Biondini (Francesco Guccini), Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), David Cross (King Crimson), Lino Vairetti (Osanna). È ideatore e realizzatore del Gong Rock in Progress Festival. Conduce il programma radiofonico “Gong”, sull’emittente web K.Rock. Affianca da sempre all’attività di musicista, quella di disegnatore e grafico, collaborando con riviste (“I Giganti del basket”, “Jam”) e quotidiani (“Il Resto del Carlino” e “Gazzetta di Reggio”). Sue le copertine dei primi quattro album di Ligabue. Ha realizzato cover, tra gli altri, per Stadio, Teresa De Sio e Nomadi.

Gigi Cavalli Cocchi in “Il respiro del tamburo. Storie di successi e di mai successi” mette insieme i suoi due grandi talenti: quello per l’illustrazione e la grafica e quello per la musica. Quali le affinità tra i Genesis e i CCCP fedeli alla linea? Che relazione esiste tra il punk e il progressive rock? Gigi Cavalli Cocchi ce lo racconta mettendo insieme ricordi, memorabilia, fotografie e disegni, spesso nati in tour o in studio di registrazione. Con uno stile unico e personale racconta gli episodi e le emozioni, i tanti momenti meno noti o particolarmente intimi, raccolti come i tasselli di un mosaico. Modera l’incontro Paolo Bardelli, giornalista caporedattore di Kalporz.

“Rock Stories” prosegue sabato 19 marzo alle 17 con la presentazione di “Neil Young. Cercando il nuovo mondo” (Editrice Zona). L’autore Matt Briar ripercorre vita e carriera di Neil Young, icona della musica rock e folk dagli anni Settanta a oggi, attraverso i testi delle sue canzoni, dalle prime esperienze in Canada e gli esordi nei Buffalo Springfield, fino al momento di maggior successo e fama – con gli album After The Gold Rush, Harvest, Zuma, Rust Never Sleeps – per arrivare al secondo periodo d’oro con l’avvento del grunge, nei primi anni Novanta.

Infine giovedì 31 marzo alle 21 Paolo Bardelli presenta “1991 il Risveglio del Rock” (Arcana editore). Il 1991 è un anno eccezionale per il rock: molti artisti pubblicano album che sarebbero divenuti seminali mentre altri iniziano il loro percorso per porre le basi di quello che passerà alla storia come un intero decennio, gli anni Novanta, musicalmente guidato dalle chitarre elettriche e in generale da una spiccata sensibilità rock. Mentre il metal è al suo punto più alto di diffusione, la parola chiave diventa “contaminazione”: funky e house meticciano il rock sia in Inghilterra che negli Stati Uniti, e nascono e si consolidano veri e propri movimenti che avrebbero lasciato il segno, tra cui il trip hop a Bristol e il grunge a Seattle, oltre a infiniti rivoli di altri generi in fieri. Paolo Bardelli è caporedattore di Kalporz, una delle webzine musicali italiane più longeve, online dal 2000, e già organizzatrice dei “Live in Kalporz!” al Calamita di Cavriago nel periodo 2003-2013. Nel 2019 ha pubblicato, per Arcana, Piccola Guida agli Anni Dieci – 50 fatti, 50 album, 50 canzoni. Modera l’incontro, Jukka Reverberi, il chitarrista dei Giardini di Mirò, band post rock di Cavriago attiva da oltre 20 anni e apprezzata in tutto il mondo.

I 3 incontri sono a ingresso gratuito, prenotazione consigliata. Ingresso con Super Green Pass e mascherina Ffp2.

Info e prenotazioni: Multiplo Centro Cultura, www.comune.cavriago.re.it/multiplo, 0522/373466 e multiplo@comune.cavriago.re.it.