”Ad oggi sono in totale n. 2256 le persone censite nella provincia di Reggio Emilia, 1196 adulti e 1060 minori accompagnati, ma è un flusso crescente”. Lo ha detto il Prefetto Iolanda Rolli al termine della riunione di coordinamento tenutasi ieri mattina in Prefettura, nel corso della quale è continuato il monitoraggio degli interventi e delle misure messi in campo per affrontare l’emergenza Ucraina.
“Abbiamo in provincia una comunità di più di 4.000 cittadini ucraini e molti arrivano proprio per i legami con le persone che sono già presenti sul territorio – ha proseguito il Prefetto -. Questo è un punto di riferimento che dobbiamo tenere in considerazione per pianificare gli interventi. Al momento il fenomeno degli arrivi si sta manifestando in modo diverso da altri arrivi che si sono verificati negli anni passati. Sono persone che si muovono autonomamente e non c’è un unico canale di ingresso. Per intercettarne il numero esatto e valutare cosa mettere in campo, abbiamo attivato una piattaforma online, con la quale, grazie alla preziosa collaborazione di tutti i comuni, stiamo raccogliendo i dati acquisiti dalle dichiarazioni di ospitalità relative ai cittadini ucraini’ .
Sul sito istituzionale della Prefettura, in un’apposita sezione (http://www.prefettura.it/reggioemilia/contenuti/Emergenza_ucraina_e_mail:_prefetto.pref_reggioemilia_interno.it-13410112.htm ), vengono costantemente raccolte le disposizioni normative, i comunicati stampa, i link utili e le informazioni relative ai vari aspetti correlati all’emergenza umanitaria in atto.
”Noi stiamo costruendo un sistema che possa essere efficace e che possa, allo stesso tempo, ampliarsi in corso d’opera, perché temiamo che la guerra e la crisi umanitaria vadano avanti. Da un lato, abbiamo chiesto ai gestori dei Cas, che al momento hanno accolto 167 persone, di ampliare la disponibilità alloggiativa, dall’altro apprezziamo l’estrema disponibilità della Caritas diocesana, che fin dai primi momenti dell’emergenza affronta nell’immediatezza le necessità di una degna accoglienza dei profughi. Al riguardo, stiamo predisponendo un accordo di collaborazione formale che permetta proprio alla Caritas di farsi carico dei bisognosi qualora i centri di accoglienza raggiungano la capienza massima giornaliera. Questa rete ci ha permesso, finora, di dare risposta a un numero eccezionale di persone arrivate qui direttamente dall’orrore della guerra, ma, ovviamente, continuando a perdurare l’assoluta incertezza circa il futuro prossimo, saranno necessari interventi straordinari per poter gestire al meglio la situazione “.
L’Ufficio Provinciale Scolastico ha già inserito nelle scuole 25 minori ucraini che sono arrivati nel territorio reggiano insieme alle loro famiglie. I minori, a quanto si apprende, malgrado la difficoltà della lingua, si sono ben integrati con l’ambiente scolastico che frequentano. Per altrettanti ragazzi sono state richieste informazioni dalle famiglie ospitanti e/o dai genitori e sono state presentate le domande di inserimento. Per tanti altri minori continua, invece, l’apprendimento a distanza, con insegnanti e professori ucraini degli istituti di origine quotidianamente impegnati ad erogare insegnamenti e lezioni ai propri alunni dispersi in Europa.
L’Ausl di Reggio Emilia ha rilasciato, ad oggi, 1299 certificati di STP (straniero temporaneamente presente), che dà diritto a ricevere assistenza sanitaria urgente, indifferibile e continuativa, ha effettuato 750 tamponi e somministrato 107 vaccini. Il Servizio di Igiene Pubblica e la Pediatria di comunità continua, dunque, la presa in carico di adulti e bambini ucraini.
Tra le azioni concrete avviate dagli Enti locali, si segnala che il Comune di Reggio Emilia ha intrapreso un potenziamento dell’Ufficio stranieri presso i Servizi Sociali del Comune a favore dei profughi ucraini.
Nel corso della riunione sono state esaminate altre iniziative assunte per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina e per favorire la condivisione delle diverse risorse e disponibilità espresse dagli organismi e dalle associazioni che hanno partecipato all’incontro. A queste devono aggiungersi le disponibilità, di privati e non solo, pervenute alla Prefettura, al Comune di Reggio Emilia e a tutti i Comuni della provincia.
Tra le altre, si segnala che l’Istituto Superiore di Studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti ha attivato un progetto internazionale rivolto agli studenti e ai docenti di musica che sono arrivati o stanno arrivando nel nostro Paese.
Il “Peri-Merulo” metterà a disposizione borse di studio e alloggi, attiverà opportunità di insegnamento per docenti, accoglierà nei propri corsi studenti provenienti da analoghi percorsi formativi nel Paese d’origine, con l’intento di assicurare una continuità alle rispettive esigenze professionali e di istruzione.
Per segnalazioni e informazioni è necessario contattare l’Istituto “Peri-Merulo” nella sede centrale di Reggio Emilia, in particolare il Referente interno del progetto Sig. Corrado Sevardi, al numero 0522 456771 o via email all’indirizzo direzioneperi@comune.re.it