Si chiama Robin il nuovo progetto, per ora virtuale, che punta a collegare attraverso il Po i Comuni affacciati sul grande fiume tra le province di Cremona, Parma, Mantova e Reggio. A palazzo ducale di Guastalla, dopo un simile evento a Viadana, è stato presentato questo accordo che vede coinvolti Casalmaggiore, Viadana, Dosolo, Sabbioneta, Pomponesco, Sorbolo Mezzani, Sissa Trecasali, Polesine Zibello e i reggiani Guastalla, Gualtieri, Boretto, Brescello e Luzzara.

Nel progetto figura anche l’acquisto, con soldi pubblici, di una motonave a disposizione del territorio, con contributi dei vari Comuni e l’assistenza tecnica di Aipo. Si parla del possibile interesse verso la Padus, un’imbarcazione già in passato usata per la navigazione, ancorata a Boretto e per la quale già sono stati investiti soldi pubblici. Occorre però capire come verrà gestita e dove avrà base, con la speranza che possa restare proprio a Boretto, al suo storico ancoraggio. Luigi Mille, direttore di Aipo, ha definito molto importante questo progetto, che ha dei finanziamenti, ovviamente pubblici, per poter migliorare la navigazione sul Po.

Un tema, questo di cui si parla da decenni, ma che i vari progetti più volte annunciati da Comuni ed altri enti  pubblici non ha portato finora ai risultati sperati. Presenti alla presentazione anche operatori privati del turismo e della zona del Po: è proprio grazie a loro che finora si sono compiuti passi avanti, dopo che altri progetti per turismo e attrazione di visitatori non sono andati a buon fine. Ora il progetto Robin viene definito come un piano che mette le gambe al lavoro svolto finora nell’ambito della Riserva Mab Unesco Po Grande. E la speranza di tanti operatori del settore è proprio quella che stavolta le promesse possano diventare realtà.