Un momento dell’incontro con Gioia Bartoli e Marco Pastonesi

Non poteva mancare, fra gli incontri di ‘Arriva il Giro!’ promossi in occasione dell’arrivo dell’undicesima tappa del Giro d’Italia a Reggio Emilia, un incontro di Gioia Bartali, nipote di Gino Bartali, con le scolare e gli scolari della scuola primaria di via Premuda dedicata a ‘Ginettaccio’.

Stamattina, sulla scia e la memoria del grande campione di umanità, oltre che di ciclismo, Gioia e il giornalista e storico dello sport Marco Pastonesi hanno dialogato con 200 alunni in un clima di festa.E’ stato ripercorso fra l’altro il legame particolare di Reggio Emilia con Gino Bartali, a cui quella scuola è stata intitolata nel 2017, in occasione dell’arrivo in città di una tappa del centesimo Giro d’Italia.

L’intitolazione fu decisa dagli scolari, che avevano studiato la figura di Bartali e avevano appreso che durante il secondo conflitto mondiale, Gino aveva contribuito al salvataggio di 800 cittadini ebrei, aiutandoli a nascondersi sotto mentite spoglie. Durante gli allenamenti, che gli permettevano di spostarsi con una certa libertà lungo le strade della sua Toscana, con suo grande rischio Bartali trasportò, nascosti all’interno del telaio della propria bici, i documenti falsi che permisero agli ebrei di sfuggire a persecuzione e deportazione. Per questo Gino Bartali è annoverato in Israele tra i Giusti fra le Nazioni.