REGGIO EMILIA – Si è ucciso in carcere Tukpeh Antwi Osborne, il 36enne di origine liberiana che lo scorso marzo aveva ucciso la suocera, Tiziana Gatti.
Le guardie carcerarie lo hanno trovato privo di vita. Un gesto che si temeva, in verità, visto lo stato di depressione dell’uomo e altri gesti estremi tentati in più occasioni, già prima del delitto di marzo.
Si chiude dunque per il decesso dell’unico imputato, il procedimento penale per l’omicidio di Tiziana Gatti, 62 anni, avvenuto nella casa di via Rossini a Castelnovo Sotto. Proprio mentre si era in attesa dei risultati della perizia medico legale sul corpo della signora Tiziana e dell’esito di altri accertamenti eseguiti dai carabinieri del nucleo scientifico sul luogo del delitto. Marito e figlia di Tiziana hanno accolto con sgomento la notizia del decesso di Osborne. Sul corpo dell’uomo dovrebbe essere eseguita l’autopsia. Il delitto di Castelnovo Sotto era avvenuto probabilmente nell’ambito delle tensioni legate alla separazione di Osborne dalla compagna Paola Melli, coinvolgendo anche i figli di 2 e 4 anni di età. Da subito Osborne si era dimostrato pentito, ma la gravità del suo gesto, con i particolari sulla dinamica non del tutto chiariti per tesi in parte contrastanti, lo aveva portato immediatamente in cella, in attesa delle disposizioni della magistratura.
A quanto risulta l’uomo si sarebbe tolto la vita impiccandosi nella cella del carcere di Reggio Emilia, dove era in custodia cautelare dal giorno dell’arresto.