L’abitazione di via Magnanini a San Martino in Rio, teatro del delitto di Paolo Eletti e del tentato omicidio della moglie Sabrina Guidetti, secondo l’accusa ad opera del figlio Marco, 34 anni, in carcere in attesa di processo, che inizierà a novembre, si trova ancora sotto sequestro giudiziale dal gorno del gravissimo fatto di sangue.

La signora Sabrina ripresasi dopo una lunga convalescenza, assisitita dall’avvocato Claudio Bassi, chiede però di potere disporre liberamente dell’abitazione. Non intende tornarci a vivere, almeno per ora, ma la rivorrebbe per lamanuntenzione e per avere a disposizione i suoi oggetti senza dovere ogni volta chiedere autorizzazioni.

Dal giorno del delitto infatti la casa di via Magnanini è stata occupata solo dai carabinieri e dai periti che hanno svolto accertamenti utili alle indagini. Non è stata più abitata, restando sempre chiusa. Proprio il destino della casa sarebbe stata al centro dei contrasti famigliari, gli stessi che potrebbero avere avuto un ruolo imortante nel delitto e nella sua presunta premeditazione.

Sotto accusa, rinviato a giudizio resta il figlio della coppia difeso dagli avvocati Domenico Noris Bucchi e Luigi Scarcella.