
REGGIO EMILIA – Dopo le recenti sentenze del Tar che danno ragione a tre soggetti interessati a realizzare circa 30 villette a schiera nella zona di Via Luxemburg intorno al nuovo Conad Le Colline, il Comune annuncia il ricorso al Consiglio di Stato. L’Amministrazione comunale infatti conferma la difesa del suolo dall’espansione edilizia rilanciandola come priorità nel Piano urbanistico generale (Pug).
Sul merito tecnico della questione – precisa il Comune – il Piano operativo comunale, adottato nel 2013, prevedeva una tempistica stringente per la approvazione delle previsioni urbanistiche in esso contenute, massimo cinque anni di tempo per addivenire alla approvazione della previsione urbanistica, pena l’impossibilità di procedere con l’attuazione dell’intervento edilizio. Essa costituiva, in sostanza, una misura di chiarezza, poiché permetteva di non lasciare ‘sospesi’ per decenni interventi edilizi, condizionando la programmazione urbanistica futura, pur dando al privato un margine congruo di cinque anni per intervenire.
Gran parte delle previsioni di Poc in realtà non hanno poi avuto seguito, alcune sono state approvate dalla giunta comunale, altre sono arrivate al solo deposito senza la successiva approvazione per mancanza, il più delle volte, dei pareri degli Enti competenti. Quest’ultima casistica è quella a cui ci si riferisce per i tre contenziosi in essere. La giunta comunale, al termine dei cinque anni di validità del Poc, non solo non aveva alcun potere nell’approvare Piani oltre i termini stabiliti dal Consiglio comunale, ma ha anche agito in maniera coerente con la politica urbanistica di drastica riduzione delle previsioni di espansione ereditate dal passato a favore di interventi di rigenerazione urbana.
VERSO IL RICORSO
L’Amministrazione intende ora avvalersi della possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato, convinta non solo della bontà delle scelte compiute nel 2013 con la limitazione temporale delle previsioni di Poc, ma soprattutto della necessità di difendere le scelte di riduzione del consumo di suolo effettuate in questi anni e accelerate ulteriormente con l’adozione del Pug, scelte che, nel caso specifico di via Luxemburg escludono la possibilità di realizzare interventi di edilizia residenziale privata, preservando l’area a verde agricolo urbano.