si è concluso con un rinnovo delle promesse iniziali e anche con una data per il rogito dei terreni l’incontro che si è tenuto ieri 25 luglio in regione tra l’assessore regionale Colla, il sindaco Luca Vecchi e i rappresentanti della Silk Faw, l’azienda sinoamericana che oltre un anno fa ha annunciato la nascita a reggio di uno stabilimento per produrre auto elettriche sportive di lusso. La data comunicata per il rogito della terra di Gavassa su cui nascerà la sede è il 5 agosto poi, si legge in un comunicato stampa inviato dalla manager Katia Bassi,  a inizio settembre prenderanno il via i lavori con anche una cerimonia pubblica di posa della prima pietra.  Dalla regione Emilia Romagna tuttavia sottolineano che l’ente e le istituzioni locali, quindi il comune di Reggio oltre alla regione, restano in attesa del verbale firmato dai vertici dell’azienda con gli impegni presi circa l’incontro di ieri che si è tenuto ancora una volta in videocollegamento.  Viene espressamente riportato sul comunicato istituzionale della regione: “Aspettiamo di ricevere il verbale della riunione di oggi, che sancisca gli impegni comunicati formalmente nel corso della riunione di oggi (ieri) e che sia controfirmato dal presidente Krane per Silk-Ev e dall’ingegner Li Chongtian per la cinese Faw.

Il perché di tanta attenzione da parte della regione è presto detto, ci sono in ballo 4,5milioni di euro stanziati dall’ente come finanziamento al mega progetto e lo stesso incontro odierno è frutto di una serie di dubbi legittimamente maturati anche in campo istitiuzionale circa la realizzazione degli annunci in quanto la start up sino americana non è appunto ancora andata a rogito per acquistare il terreno.  Ma almeno adesso c’è una data, il 5 agosto appunto.  Nodo non sciolto o comunque non del tutto chiarito, almeno a quanto sembra dalle dichiarazioni ufficiali, è quello della liquidità in possesso dell’azienda. Sempre nella nota inviata dalla manager Katia Bassi, si legge quanto scrive Li Chongtian, Board Member della Joint Venture, l’ingegnere infatti conferma  il totale sostegno di FAW per il progetto e dice: “Stiamo lavorando a stretto contatto con la dirigenza di Silk Sports Car Company per assicurarci che disponga delle risorse necessarie per realizzare il piano aziendale per la progettazione e produzione in Italia di veicoli di primissima qualità, appartenenti alla Serie S della gamma Hongqi”.  

CGIL: “E l’occupazione?

Sull’incontro di ieri in regione prende posizione anche la CCGIL che in una nota scrive: “bene la garanzia di continuità del progetto ma restano le incognite
a partire dai livelli occupazionali”.

Il progetto Silk-Faw proseguirà seppur con una tempistica differente. E’ sicuramente positivo che la multinazionale sino americana sia uscita da mesi di silenzio e abbia riconfermato i propri impegni nel confronto di Comune e Regione.
Resta però il fatto che per mesi l’azienda è letteralmente scomparsa dai radar, ha perso importanti collaboratori, minando di fatto la propria credibilità.
La nostra prima preoccupazione è verso gli attuali dipendenti di Silk-Faw, per i quali si era parlato di cessazione anticipata del lavoro. Quale sarà il loro destino? Rispetto poi alla promessa di creare 1000 posti di lavoro a regime, tutti a tempo indeterminato, che ci erano stati annunciati nell’unico incontro che abbiamo avuto assieme a Cisl e Uil, sono da ritenersi confermati? Non si penserà di risolvere tutto con una cerimonia di posa della prima pietra, perché di kermesse ce ne sono state già. Sono i fatti che in questi mesi sono mancati” dichiara Cristian Sesena Segretario Generale della CGIL di Reggio Emilia.
Non esistono infatti ancora certezze sul piano industriale che i sindacati hanno chiesto di
conoscere mesi fa; il contesto di mercato, alla luce anche della guerra in Ucraina, è profondamente mutato e per la CGIL è essenziale capire non solo quando ma come si intende procedere.
Chiediamo pertanto all’Azienda di convocarci e condividere nel dettaglio il proprio piano finanziario e industriale e alle Amministrazioni locali di dare gambe al Patto per il lavoro che abbiamo sottoscritto assieme a tutti i player economici locali e che prevede, tra l’altro, la possibilità di ragionare nel merito dei progetti di forte impatto sociale sul territorio” conclude il sindacalista.