Elezioni con la vecchia legge elettorale, ma con nuovi collegi. La riduzione dei parlamentari ha implicato la variazione dei collegi che saranno più grandi ed eleggeranno un minor numero di parlamentari. 29 saranno i deputati di cui 11 eletti nell’uninominale in Emilia Romagna, 14 i senatori di cui 5 eletti con l’uninominale e 9 ovviamente con il proporzionale, ma su base regionale. Reggio ad esempio avrà un solo collegio uninominale corrispondente alla sua provincia ed eleggerà un deputato. Mentre per il senato la Bassa Reggiana farà parte di un collegio con Parma e per leggere l’altro senatore la città e la montagna saranno con Modena. Il proporzionale invece prevede diverse circoscrizioni e Reggio farà parte con Parma e Piacenza ed eleggerà 5 deputati. Una simile circoscrizione eleggerà anche 4 senatori, ma qui il proporzionale sarà su base regionale.

I partiti sono pronti a fare tutti i calcoli e anche a valutare quelli che sono i colleghi più sicuri dove cambiare i probabili futuri senatori e deputati che vogliono essere certi dell’elezione. Sostanzialmente Reggio è uno di quei punti di riferimento per quanto riguarda il centro-sinistra,  per il centrodestra invece diventano contendibili i collegi uninominali che riguardano Piacenza e Parma. La situazione a livello nazionale mostra in maniera chiara come il centro-sinistra possa puntare principalmente sulla regione Emilia Romagna e sulla Toscana. Per quanto riguarda invece i dati delle previsioni che fanno le agenzie demoscopiche in questo momento Fratelli d’Italia e Partito Democratico si contendono i ruoli di primo partito italiano, con Fratelli d’Italia in leggero vantaggio.