Immagine dell’esterno della QUATTRO B di Codisotto di Luzzara

Giudizio immediato per i fratelli Charanjit e Paramjit Singh, di 40 e 41 anni, accusati della morte del connazionale Ranjeet Bains, di 38 anni, avvenuto al termine di una aggressione fisica lo scorso febbraio alla Quattro B a Codisotto di Luzzara, dove i protagonisti della vicenda lavoravano. Il sostituto procuratore Giacomo Forte punta alla procedura che porta direttamente al processo, senza l’udienza preliminare. I due fratelli indiani possono però chiedere, entro metà settembre, un rito alternativo attraverso gli avvocati difensori Angelo Russo, Annalisa Guano e Giuseppe Migale Ranieri. La famiglia della vittima, invece, è assistita dagli avvocati Mauro Intagliata e Francesco Tazzari. Diverse le ipotesi sul movente di quell’aggressione mortale: pare che i due fratelli volessero le dimissioni dal posto di lavoro del connazionale, per poter lasciare spazio a un loro parente. Quel pomeriggio c’era stato un violento diverbio. Dalle perizie è emerso pure l’uso di una pala in metallo da parte dei fratelli indiani. Elemento, questo, che aggrava la loro posizione, così come il capo d’accusa. Inizialmente le condizioni della vittima non sembravano gravi. Poi è emersa la crisi cardiorespiratoria mentre erano in corso accertamenti a bordo dell’ambulanza. E ogni tentativo di soccorso era risultato inutile, con il decesso avvenuto in pochi minuti nonostante l’intervento del personale dell’automedica e pure dell’elisoccorso.