REGGIO EMILIA – Il Piano che SETA sta realizzando stanzia per il bacino provinciale di Reggio Emilia 30 milioni di euro entro il 2024, per acquistare 102 nuovi autobus e realizzare un conseguentenotevoleabbattimento delle emissioni inquinanti. La flotta urbana, in particolare, beneficerà di un rinnovo pressoché completo e vedrà la dismissione (già entro il 2023) degli attuali mezzi alimentati a Gpl e la loro sostituzione con nuovi bus a metano, oltre all’arrivo anche dei primi mezzi elettrici. In applicazione di queste linee strategiche, con l’avvio del servizio invernale 2022/23 SETA introduce sulle linee urbane ed extraurbane di Reggio Emilia 30 nuovi mezzi – di cui 27 urbani – alimentati a gas metano, che potranno essere riforniti autonomamente e rapidamente grazie alla nuova stazione di servizio realizzata all’interno del deposito aziendale di via del Chionso.
Va inoltre segnalato che nel corso del 2021 e della prima parte del 2022 nel bacino provinciale di Reggio Emilia SETA ha già immesso in servizio 21 nuovi bus extraurbani Iveco Crossway alimentati a gasolio, classe di emissione Euro 6: gran parte di questi nuovi mezzi sono stati destinati ai depositi dell’area montana, in sostituzione di bus obsoleti ad elevatissimo chilometraggio. Entro la fine del 2022 è inoltre previsto l’arrivo di altri 4 nuovi bus extraurbani, mentre nel biennio 2023/2024 sono attesi 47 nuovi mezzi (30 urbani e 17 extraurbani), tra i quali anche 3 autobus full electric grazie a fondi PNRR. A regime, dunque, la flotta urbana SETA di Reggio Emilia avrà solo mezzi a ridotto impatto ambientale. Dal 2021 al 2024 saranno quindi complessivamente oltre cento i nuovi mezzi che SETA immetterà in servizio sulle linee urbane ed extraurbane di Reggio Emilia.
NUOVI MEZZI SETA A METANO CNG-LNG PER IL BACINO PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA
I nuovi mezzi presentati oggi da SETA sono caratterizzati da importanti elementi di innovazione tecnologica ed elevata sostenibilità ambientale. I 27 nuovi bus urbani MAN Lion’s City da 12 metri di lunghezza, alimentati a metano compresso CNG con motore in versione Mild Hybrid, classe di emissioni Euro 6, dispongono di un motore elettrico che integra e supporta le performance del motore termico. Il motore elettrico è alimentato da energia ad impatto ambientale zero, generata durante la fase di decelerazione del mezzo ed accumulata in speciali batterie. Il sistema Mild Hybrid garantisce una sensibile riduzione dei consumi di carburante ed una contestuale riduzione delle emissioni in atmosfera. I MAN Lion’s City possono ospitare fino a 93 passeggeri, di cui 25 seduti, e dispongono di una postazione attrezzata per utenti con disabilità motorie. Sono dotati di sistema di geolocalizzazione, impianto di climatizzazione/ricircolo dell’aria, impianto di videosorveglianza a 6 telecamere digitali, contapasseggeri, impianto automatico antincendio a nebulizzazione, pedana manuale per la salita/discesa di utenti con carrozzina, sistema di diagnostica on board, black box di monitoraggio e registrazione parametri di esercizio. Questi mezzi prendono il posto di altrettanti bus urbani alimentati a Gpl, in servizio ormai da circa vent’anni.
La flotta SETA a Gpl – presente solo a Reggio Emilia – verrà poi completamente dismessa entro la fine del 2023 con l’immissione in servizio di ulteriori 27 nuovi bus a metano. I bus extraurbani SCANIA Irizar i4 a metano liquido LNG, classe di emissioni Euro 6, dispongono di 71 posti complessivi (49 seduti e 22 in piedi), compreso il posto riservato ed attrezzato per utenti con disabilità motorie. Sono dotati di sistema di geolocalizzazione, impianto di climatizzazione/ricircolo dell’aria, impianto di videosorveglianza a 6 telecamere digitali, contapasseggeri, impianto automatico antincendio di tipo fogmaker conmonitoraggio a 3 sensori nel vano motore, pedana automatizzata per consentire la salita/discesa di utenti con carrozzina, sistema di diagnostica on board, black box di monitoraggio e registrazione parametri di esercizio. Oltre a garantire un livello di emissioni inquinanti inferiore alla media del settore, l’alimentazione a metano liquido LNG li rende particolarmente adatti al servizio sulle linee extraurbane in quanto dispongono di un’autonomia di esercizio di oltre 800 chilometri. SETA è tra le prime aziende in Italia ad impiegare anche sulle reti extraurbane bus a metano: ciò è possibile grazie all’innovativa modalità LNG, che offre importanti vantaggi in termini di prestazioni e sostenibilità.
DISTRIBUTORE DI METANO A TECNOLOGIA CRIOGENICA: COME FUNZIONA E QUALI VANTAGGI OFFRE
Con un investimento di circa 1,4 milioni di euro SETA ha realizzato una nuova stazione di rifornimento di gas metano all’interno del proprio deposito di Reggio Emilia. Il nuovo distributore, frutto di tecnologia e know-how italiani, gestisce il metano sia nella tradizionale forma gassosa CNG sia nell’innovativa versione liquida CNG, che garantisce prestazioni particolarmente significative in termini di autonomia di servizio dei mezzi e riduzione delle emissioni inquinanti. La nuova infrastruttura contribuirà a ridurre i costi d’acquisto del carburante sostenuti dall’azienda, velocizzare i tempi di rifornimento dei mezzi e rendere sempre più conveniente e diffuso l’impiego degli autobus a basso impatto ambientale.
L’infrastruttura è composta da uno speciale serbatoio criogenico, alto circa 14 metri e con una capacità di stoccaggio di oltre 100mila litri di carburante, e da 6 colonnine di erogazione.
Complessivamente, l’impianto è in grado di erogare oltre 7mila 500 metri cubi di metano all’ora.
“Oggi è un giorno importante per il trasporto pubblico reggiano, che compie un importante salto di qualità all’insegna del rinnovamento della flotta e della sua progressiva decarbonizzazione” dichiara Antonio Nicolini, Presidente di SETA. “Dopo il tragico incendio del gennaio 2021 ci eravamo impegnati ad investire in nuovi autobus a ridotte emissioni e nuove infrastrutture di supporto, a sostituire i mezzi più obsoleti a Gpl ed avviare l’eliminazione graduale dei mezzi a gasolio più vecchi, di categoria Euro 2 ed Euro 3. Oggi diamo dimostrazione concreta e tangibile di quell’impegno, assunto e realizzato nonostante le enormi difficoltà che stiamo conoscendo ormai da quasi tre anni vissuti in continua emergenza (prima di natura sanitaria, ora anche geopolitico-economica), con pesanti ricadute sulla tenuta generale del sistema nazionale della mobilità e sull’equilibrio economico-finanziario delle nostre aziende. Conosciamo tutti i problemi connessi al caro-carburanti, all’aumento dei costi delle materie prime, all’inflazione ormai a doppia cifra ed alle criticità sulle forniture nel settore automotive. Nonostante questo quadro fortemente problematico, SETA sta facendo tutti gli sforzi possibili per realizzare il proprio Piano di investimenti, che ha nel rinnovo della flotta la principale opzione strategica. La realizzazione di un nuovo impianto di rifornimento aziendale e l’entrata in servizio di nuovi mezzi ad elevata tecnologia e ridotto impatto ambientale sono la nostra risposta per rendere più competitivo ed attrattivo il servizio offerto agli utenti. Crediamo fermamente che investire in tecnologia, innovazione, sicurezza e sostenibilità ambientale sia la via migliore per rilanciare il ruolo determinante del trasporto pubblico, elevarne gli standard qualitativi e recuperare le quote di utenza che – per cause oggettivamente esterne alla nostra attività – si sono perse negli ultimi anni”.
“Gli investimenti che stiamo realizzando – sottolinea Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di SETA – sono sostenuti per il 40% dalla Regione Emilia-Romagna e per il restante 60%, con quote pressoché uguali, dagli Enti locali soci e direttamente dall’azienda. L’importate azione di rinnovamento della nostra flotta ha come presupposti necessari le solide basi economiche aziendali e la sostenibilità finanziaria dell’intervento programmato. Per attuare concretamente il nostro Piano di Investimenti abbiamo ottenuto il supporto di un pool composto da primari Istituti di credito, il che attesta l’affidabilità e la solidità della nostra azienda, in termini gestionali ed economico-finanziari”.
“Per una città come Reggio Emilia – ha dichiarato il sindaco Luca Vecchi – fortemente orientata all’innovazione ed alla sostenibilità, l’arrivo di 27 nuovi mezzi urbani a metano rappresenta un forte passo in avanti nella qualità e nella compatibilità ambientale del servizio di trasporto pubblico locale. Altrettanto importante è l’investimento compiuto per realizzare un nuovo distributore aziendale. Tutto questo è possibile perché SETA è un’azienda solida, con i conti in ordine, in grado di programmare e realizzare importanti investimenti anche grazie al contributo degli Enti soci”.
Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, ha sottolineato come “I nuovi mezzi che SETA ha immesso e sta immettendo in servizio sulla rete provinciale costituiscono un ottimo viatico per la prossima ripresa dell’anno scolastico, e potranno garantire un miglioramento qualitativo del servizio offerto alle migliaia di studenti che ogni giorno utilizzeranno i mezzi pubblici per i loro spostamenti. Gli investimenti che SETA sta realizzando sono supportati anche dalla Provincia, ad esempio per quanto riguarda i sistemi di videosorveglianza a bordo, ormai presenti sull’intera flotta extraurbana di Reggio Emilia proprio grazie ad uno specifico stanziamento”.
“Siamo molto soddisfatti – ha commentato Cecilia Rossi, Direttore dell’Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia – di poter inaugurare oggi questi nuovi mezzi a basso impatto ambientale e la nuova infrastruttura di servizio di SETA: si tratta di un intervento complessivo frutto di una collaborazione proficua tra Agenzia, SETA e Comune di Reggio Emilia che rientra all’interno del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Un servizio di trasporto pubblico con mezzi nuovi ed a ridotto impatto ambientale è un messaggio importante, soprattutto in un territorio come il nostro che vive forti criticità dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico. Sottolineo anche che tutti i nuovi mezzi sono dotati di contapasseggeri, il che ci aiuterà nel monitoraggio dei flussi di utenza e consentirà una programmazione più puntuale ed efficace”.