REGGIO EMILIA – Rientro a scuola oggi 15 settembre dopo le vacanze estive per più di 60mila studenti a Reggio Emilia e oltre 540mila in Emilia Romagna. Il calendario scolastico 2022/2023 prevede la chiusura delle lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione per mercoledì 7 giugno 2023.

Anche per il nuovo anno scolastico sono stata indicate le linee guida relative alle misure di sicurezza e prevenzione per il contagio da Covid 19, dalla mascherine Ffp2 per i fragili, sia personale che studenti a igiene e sanificazioni e ricambi d’aria frequenti, sono alcune delle indicazioni. E in caso di aumento del rischio per una nuova crescita dei casi Covid preiste misure piu’ stringenti come il ritorno del distanziamento, i turni a mensa. Le indicazioni riguardano le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione e sono state messe a punto da Iss, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

E per affrontare il nuovo anno scolastico, l’Emilia-Romagna propne nuove strutture, didattica innovativa con l’inglese al nido, bus e treni gratuiti e servizi alle famiglie, dall’abbattimento delle liste d’attesa e delle rette dei nidi ai contributi per i libri di testo. E si lavora per lo sport alle elementari.

La Regione fa anche il punto sugli investimenti per sostenere i servizi educativi e promuovere il diritto allo studio da zero a diciannove anni e traccia le linee guida per il prossimo futuro: strutture accoglienti, trasporto garantito anche a chi vive in territori disagiati, supporto e servizi alle famiglie, percorsi didattici innovativi, sport e attività motoria.

Azioni che rafforzano il percorso portato avanti in questi anni per  garantire a tutte e tutti il successo formativo – il tasso di abbandono scolastico in regione è in netto calo, passato dal 13,2% del 2014 al 9,9% del 2021, ben al di sotto la media nazionale del 12,7% e in linea con l’obiettivo europeo del 10% – e perseguire il primo obiettivo strategico del Patto per il Lavoro e per il Clima: fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi che investe sulle persone, sulle loro competenze e sulle loro capacità.

Gli interventi attuati nell’ambito della programmazione regionale (2015-2021) sono stati circa mille, con un investimento di oltre 600 milioni di euro. Altri 237 milioni sono previsti dal PNRR, per i quali il Ministero ha già approvato i primi 23 progetti regionali di prevenzione antisismica, adeguamento degli impianti, efficientamento energetico e costruzione di nuove strutture per 145 milioni iniziali.

Un’attenzione particolare è rivolta ai più piccoli: la Regione ha messo complessivamente a disposizione oltre 60 milioni di euro da investire per la popolazione 0-6 anni, integrando risorse proprie con ulteriori finanziamenti europei e nazionali per abbattere le liste di attesa negli asili nido e le rette a carico delle famiglie, oltre che a migliorare i servizi integrativi. L’obiettivo, a regime, è rendere universale e gratuito quello che oggi è un servizio a domanda individuale, valorizzandone appieno le potenzialità di inclusione sociale e di investimento per il successivo formativo, oltre che di leva per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.     

Garantito anche il supporto della Regione alle famiglie in difficoltà, con un’attenzione particolare per gli studenti con disabilità e quelli più meritevoli: delle oltre 20 mila borse di studio che sono state assegnate nell’anno scolastico 2021-22 in Emilia-Romagna agli studenti delle superiori, 10.672 – erano 9.712 nell’anno scolastico precedente – sono state finanziate con fondi regionali, per un importo totale di quasi 2,2 milioni di euro (+10% di borse di studio complessivamente assegnate rispetto al 2020-21).  

Un sostegno, quello della borsa di studio regionale, che sulla base delle risorse disponibili e del numero complessivo degli studenti idonei, ha determinato un importo di borsa di 183 euro, che salgono a 229 euro per gli studenti con una media superiore a 7 e per quelli con disabilità. Inoltre, 40mila studenti delle scuole medie e superiori dell’Emilia-Romagna hanno beneficiato dei contributi per l’acquisto di libri di testo per l’anno scolastico 2021-22, grazie ai 6 milioni 360 mila euro a disposizione di cui 894 mila di risorse regionali.

Sono stati già pubblicati i bandi provinciali e comunali per i benefici del diritto allo studio (è possibile presentare le domande fino al 26 ottobre) e la Regione conferma l’impegno a prevedere che tali benefici siano riconosciuti a tutti gli studenti idonei.

Rafforzato anche l’impegno per formare più insegnanti di sostegno, rispondendo alla crescente domanda di personale specializzato nell’assistenza ai bambini e ai ragazzi più fragili proveniente dalle famiglie e dal mondo della scuola. Per non lasciare indietro nessuno, a maggior ragione dopo la pandemia. La rete degli Atenei dell’Emilia-Romagna – Università di BolognaModena e Reggio EmiliaFerraraParma e Cattolica – sede di Piacenza -, insieme alla Regione e con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale ha potenziato l’offerta formativa, arrivando ad un totale di circa 1.200 posti a disposizione per il 2022, 518 in più rispetto all’anno precedente.    

Altro fronte su cui si è concentrato e rafforzato negli anni l’impegno della Regione, quello del trasporto scolastico. Anche per il 2022-23 viene garantito l’abbonamento gratuito a tutti gli studenti under 14, senza limiti Isee, e agli under19 con un Isee familiare annuo fino a 30mila euro che scelgono di andare a scuola utilizzando bus e treni regionali di linea, con un impegno finanziario pari a oltre 20 milioni di euro di fondi regionali.