REGGIO EMILIA – “Quali azioni programmatiche si sono individuate per potenziare concretamente le Cure primarie territoriali e le loro Cooperative di servizio?” La domanda arriva dalla FIMMG Reggio Emilia, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, attraverso il suo Segretario Generale Provinciale Dott. Euro Grassi ed è posta ai Candidati alle elezioni politiche 2022.
“Tutti parlano di riforma del territorio, ma nessun partito ha approfondito i temi della sanità nei propri programmi elettorali, rimanendo a livelli molto generici”, afferma la FIMMG, che sta incontrando in questi giorni i candidati e che si dice disponibile a confronti e dibattiti. La federazione ha inoltre realizzato un manifesto per la sanità territoriale che contiene le proposte necessarie per adeguarla alle esigenze post pandemiche della popolazione reggiana.
Riportiamo di seguito il testo inviato dalla FIMMG.
“Le Case di Comunità/della Salute ci sono da anni, ma sono solo poliambulatori Ausl a porte stagne con solo 1 medicina di gruppo di 3-9 MMG, mentre gli altri 23 MMG in media del NCP/AFT sono fuori e non collegati, non sono H 24, non sono in ogni Comune e non garantiscono ovunque la prossimità della medicina di famiglia, men che meno in campagna, in collina ed in montagna.
Chi afferma che sia necessario rendere dipendenti i MMG, ignora che per sostituire un MMG convenzionato, considerate ferie, malattia e gravidanza, occorrono tre Medici dipendenti e che, per non sguarnire il territorio, sarebbe necessario aprire, gestire e dotare di personale un numero spropositato di studi medici di prossimità: a parte che non ci sono i finanziamenti necessari, perché per farlo occorrerebbero molti PNRR, e che sparirebbero il rapporto di fiducia e la libera scelta da parte del cittadino, con le attuali metodologie di prenotazione CUP le liste di attesa per essere visitati dal MMG dipendente sarebbero di alcuni anni ed aumenterebbe di certo il ricorso ai PS, intasando gli Ospedali.
La pandemia ha invece evidenziato che :
- si deve smettere di potenziare sempre e solo gli ospedali, senza mai integrarli realmente, informaticamente e con telemedicina, con le Cure primarie ed i MMG, anche per i PDTA della cronicità;
- è indispensabile finanziare e potenziare subito il filtro territoriale dei Medici di Famiglia, non solo con Case di Comunità ed OSCO da PNRR, ma anche con infrastrutture di prossimità, personale, infermieri di studio ed informatizzazione in rete con il server dei dati clinici dell’Ausl per cui lavorano, aumentando almeno al 9% il budget da Fondo annuale SSN alla Regione /Ausl assegnato alle Cure primarie, fermo dal 1979 al 6%, pur assistendo i MMG il 98% della popolazione per 363 giorni all’anno statistici, pur avendo chiusi molti ospedali, divenuti solo per acuti, e pur essendo esplosa la cronicità e la fragilità dei cittadini sempre più anziani, altrimenti non ci saranno mai posti letto liberi negli ospedali e nelle terapie intensive;
- gli ambulatori Covid MMG reggiani, che hanno consentito di evitare il collasso degli ospedali, debbono essere previsti ovunque in emergenza, assieme alla domiciliarità delle USCA.
Per adeguare le cure primarie territoriali post pandemiche occorre :
- Togliere subito ai MMG tutte le burocrazie delegate loro dai vari servizi Ausl, semplificare ed informatizzare sempre e preventivamente le altre;
- Far rispondere sempre ed entro poco tempo i call center, i CUP ed i servizi Ausl, dotandoli di personale e strumenti adeguati, liberando così i MMG da centinaia di chiamate, whatsapp , etc. che stanno impedendo loro anche di visitare e di assistere al meglio i pazienti cronici ed allettati;
- Azzerare immediatamente i tempi di attesa specialistici e diagnostici, affidando il pregresso al privato accreditato ed al privato, per ridurre le telefonate ai MMG e non costringerli ad inviare i pazienti in ospedale per avere risposte diagnostiche in tempi brevi;
- Collegare direttamente i gestionali informatici dei Medici di Famiglia, per i dati dei loro assistiti, ai PS, ai Reparti, ai Laboratori ed agli Specialisti , tramite il server aziendale dei dati clinici, nominandoli Responsabili esterni ex artt.4-28 GDPR EU Privacy;
- Dotare ogni MMG delle indennità necessarie a poter usufruire, anche tramite le proprie società di servizio cooperative, di strutture, 2 Infermieri ed 1 Collaboratore di studio dedicati per far fronte alla cronicità di almeno il 50% dei loro assistiti, come in Inghilterra ed in Catalogna;
- Favorire la fornitura detassata e defiscalizzata di strutture, personale e fattori di produzione ai MMG tramite le loro società di servizio cooperative ed abolire l’incompatibilità per i MMG di essere soci della loro Cooperativa di servizio, se accreditata SSR per fornire beni, strutture, servizi e personale ai MMG Soci;
- Chiarire e normare il nuovo ruolo delle Medicine di Rete e di Gruppo dei MMG-PLS nell’ambito delle AFT, nonché quello delle loro società di servizio anche cooperative, del tutto scotomizzato ed ostacolato nell’ACN 2016-2018;
- Fornire a breve gli strumenti diagnostici di base ai MMG previsti dal Provvedimento del Ministero della Salute incluso nella Legge di Bilancio 27 12 2019 n . 160 GU 304 30/12/2019 art . 8 commi 449-50;
- Realizzare telemedicina e teleconsulto con specialisti dipendenti o convenzionati, pagati secondo tariffe ancora da stabilire per rispondere in tempo reale, anzichè dovere spostare i cronici dal territorio all’ospedale, o favorire ed incentivare la dotazione degli strumenti e dei servizi di refertazione ai MMG, anche per i PDTA della cronicità, tramite la sussidiarietà e la complementarietà delle loro società cooperative di servizio;
- Fornire ad ogni Nucleo di Cure Primarie – Aggregazione Funzionale Territoriale una struttura dotata di personale e prenotazioni on line per le vaccinazioni di prossimità dei MMG , direttamente o tramite le società di servizio cooperative dei MMG , concedendo adeguate indennità ai MMG ed alle loro Cooperative di servizio per le spese di struttura e personale;
- Far funzionare le Case di Comunità come polo H 24 di continuità assistenziale, percorsi di cura dei cronici, vaccinazioni di massa ed accertamenti di base e specialistici in tempi rapidi;
- Reingegnerizzare la Continuità assistenziale territoriale H12 ed H24, dotandola di una Centrale 116-117 ( ad es. con un’unica Centrale Operativa Territoriale – COT – su base provinciale od aziendale ) ed armonizzandola con l’Emergenza Sanitaria Territoriale-118, i PS e Punti di Primo Intervento;
- Organizzare le strutture intermedie degli OSCO e degli Hospice soprattutto come casse di espansione delle cure primarie, anziché solo per dimissioni ospedaliere, che debbono divenire solo previo accordo con il servizio di accoglienza aziendale territoriale;
- Ridisegnare e potenziare le Cure primarie territoriali nelle zone montane e disagiatecon reti informatiche via spazio, teleprenotazione, teleconsulto e telemedicina con possibilità di monitoraggio automatico dei dati verso una centrale ed il MMG curante ( ad es. per i diabetici e gli scompensati );
- Integrare la Farmacia dei servizi nella rete territoriale, anche a supporto delle attività dei MMG e come eventuale comune spoke vaccinale;
- Sbloccare per i MMG il Fondo nazionale INAIL ex art 1 comma 530 Legge 31/12/2018, appositamente istituito presso la Conferenza Stato-Regioni e fermo inspiegabilmente dal 2019;
- Programmare subito i Corsi di formazione specifica in Medicina Generale sul reale fabbisogno regionale di MMG dei prossimi anni.