Saman Abbas

NOVELLARA (RE) – “Ho ucciso mia figlia. L’ho uccisa per il mio onore e la mia dignità“. In una telefonata a un parente, avvenuta l’8 giugno 2021 dal Pakistan e intercettata, Shabbar Abbas il padre della giovane Saman, scomparsa dalla fine di aprile 2021, avrebbe confessato il delitto della figlia.

La foto di un bacio per le vie di Bologna con il fidanzato con cui Saman sognava e progettava di sposarsi, sarebbe alla base della rabbia dei familiari della giovane pachistana. La foto risale ai primi mesi del 2021, quando Saman viveva in una comunità protetta. “Io sono già morto, l’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa“, avrebbe detto Shabbar al parente che è stato sentito dai carabinieri il 25 giugno 2021, dicendo che il padre di Saman lo aveva chiamato per intimargli di non parlare di lui.

E’ fissato per il 10 febbraio 2023 il processo a Reggio Emilia ai tre familiari di Saman arrestati in Francia e in Spagna, nei mesi scorsi: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, oltre ai genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, entrambi ancora latitanti in Pakistan.

La conversazione è agli atti del processo. Gli inquirenti, Procura e carabinieri di Reggio Emilia, sono sicuri sia stata assassinata, perché rifiutava di sposare un cugino in patria e voleva andarsene di casa.