Sono state 11 le classi del Polo Gobetti di Scandiano che hanno incontrato ieri, martedì 27 settembre, al cinema teatro Boiardo, Liliana Manfredi, sopravvissuta all’eccidio della Bettola nel giugno 1944.
Una mattinata introdotta dagli interventi del dirigente scolastico Anna Maria Corradini e dall’assessore del Comune di Scandiano Elisabetta Leonardi, il cui fulcro è stato nella testimonianza della donna, oggi quasi 90enne, che ha suscitato grande attenzione tra i ragazzi attraverso un racconto ancora lucido, diretto, toccante.
“Un’iniziativa di alto valore simbolico e educativo – ha dichiarato l’assessore Elisabetta Leonardi –, una pagina di storia raccontata dalla voce di una diretta testimone è un’esperienza unica per i giovani, che come amministrazione siamo contenti di aver sostenuto e valorizzato”.
“Quella di Liliana è una testimonianza di valore eccezionale – ha spiegato la professoressa Francesca Bertolani, che ha organizzato l’iniziativa col supporto del Comune di Scandiano – che rientra in un percorso costruito per dare ai ragazzi competenze di cittadinanza attiva e per promuovere la cultura della pace, dell’antirazzismo, del rispetto altrui”.
Una delle frasi più ripetute nel corso dell’intervento di Liliana Manfredi, è stata infatti: “La mia opinione non è più importante della tua” proprio a rimarcare il valore del rispetto.
La Manfredi ha poi raccontato di come è scampata, a soli 11 anni, ad uno degli eccidi più efferati della storia del nostro appennino ed ha ribadito come non nutra odio nei confronti di chi ha sterminato la sua famiglia ma di come ricordi l’umanità del soldato nazista che, in uno slancio di umanità, l’ha salvata. Una testimonianza toccante che ha suscitato domande e curiosità dei ragazzi in platea. La mattinata è poi proseguita con una visita guidata alla Rocca dei Boiardo, molto apprezzata.