Credem sabato 1 ottobre dalle 9 alle 18 aprirà la propria sede di Palazzo Spalletti Trivelli in via Emilia San Pietro 4 a Reggio Emilia nell’ambito dell’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) “Invito a Palazzo”, a cui l’istituto ha aderitoper il ventunesimo anno consecutivo. L’iniziativa ha l’obiettivo di consentire al pubblico di visitare gratuitamente, in tutta Italia, i palazzi e le collezioni d’arte di proprietà delle banche. 

Particolare della natura morta di Cristofo Munari

In occasione dell’appuntamento di quest’anno, che si svolgerà in presenza dopo due edizioni realizzate in modalità a distanza, in una sala al piano terra della sede dell’istituto sarà inaugurata la mostra “La gioia della materia bella”. La banca presenterà due notevoli nature morte del pittore Cristoforo Munari (Reggio Emilia 1667- Pisa 1720). Una di esse, acquisita nel 2020, sarà esposta al pubblico per la prima volta. Si tratta in particolare di un’opera raffigurante frutta, preziose porcellane cinesi e cristalli, eseguita dal pittore reggiano intorno al 1700, durante il suo soggiorno a Roma. 

Lucio Igino Zanon di Valgiurata – Presidente Credemholding

“Sono particolarmente felice che la sede della nostra banca possa finalmente tornare ad ospitare tutti i cittadini appassionati di arte e di cultura, che potranno ammirare una nuova opera entrata a far parte della collezione dell’istituto”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente Credem. “Negli ultimi due anni”, ha proseguito Zanon, “nonostante le gravi difficoltà sanitarie che hanno colpito tutti noi, abbiamo continuato a credere nel valore sociale di questa iniziativa organizzando visite virtuali che hanno suscitato molto interesse. Palazzo Spalletti Trivelli, tuttavia, è il cuore pulsante della banca e poter godere dal vivo dei tesori che custodisce è un’esperienza insostituibile che vogliamo continuare a offrire al pubblico”, ha concluso Zanon.

La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2023. Sarà obbligatorio prenotare la visita on-line al link https://prenota-evento.credem.it/. Gli ospiti saranno divisi in gruppi di massimo 20 persone e sarà richiesto l’utilizzo della mascherina chirurgica. La visita alla mostra e alle collezioni d’arte dell’istituto saranno accompagnate dal commento di Flavio Boccazzi, Antonio Brighi, Alessandra Carrara, Margherita Casini, Odette D’Albo, Aurora Marzi, Elisabetta Del Monte, Costanza Montagna, Lucrezia Pezzarossa, Amalia Salsi, Alessandra Tellurio. 

Cristoforo Munari, autore delle opere oggetto della mostra di quest’anno, riscosse un notevole successo in vita, trasferendosi a Roma alla fine del Seicento e nel 1707 a Firenze, dove il Gran Principe Ferdinando de’ Medici, raffinato collezionista e appassionato di natura morta, gli offrì la sua protezione. Munari fu particolarmente abile nel restituire con accuratezza e vivacità la superficie degli oggetti, dalle eleganti porcellane cinesi alle bucce della frutta, ora lisce ora rugose, ai raffinatissimi cristalli. La straordinaria sensibilità del pittore nei confronti della materia lo aveva reso già celebre in vita e continua a stupire ancora oggi chi si sofferma ad ammirare le sue creazioni. Le opere esposte in mostra sono rappresentative delle due specialità di Munari, la natura morta “aristocratica” e la “cucina rustica”. Mettendo in campo questi differenti registri, il maestro riusciva a soddisfare il gusto dei suoi committenti, che amavano contemplare sia raffinate composizioni di frutta, cristalli, strumenti musicali e preziose porcellane, sia rappresentazioni più strettamente legate alla realtà domestica e feriale dei prodotti della natura, animale e vegetale.

Palazzo Spalletti Trivelli e le sue collezioni 

Salone di palazzo Spalletti Trivelli

Le sale dell’antico palazzo nobiliare, appartenuto ai conti Guicciardi nel tardo Seicento e, a partire dal 1830, ai conti Spalletti Trivelli, sono decorate secondo il gusto neoclassico con numerose scene tratte dalla mitologia greca e romana. Di impatto spettacolare, oltre alla grandiosa sala delle feste, alta dieci metri, sono gli ambienti completamente decorati a trompe-l’oeil con fastosi tendaggi e sovrapporte allegoriche dedicate alla musica, all’astronomia, alla letteratura, all’agricoltura ed alla caccia. Il palazzo custodisce oggi due collezioni; la prima è una raccolta d’arte orientale, con reperti provenienti da Cina, India, Cambogia, Birmania, Mongolia e Giappone.

Sala da pranzo dei conti Spalletti Trivelli

Gli oggetti conservati nelle teche risalgono a un arco temporale che va dal 2000 a.C. al XIX secolo, come vasi in porcellana, bronzi dorati, smalti cloisonné e statue in terracotta. La seconda è una collezione di pittura antica del ‘500, del ‘600 e del ‘700, nella quale si possono ammirare dipinti degli artisti più importanti attivi a Reggio e in Emilia, con capolavori, tra gli altri, di Francesco Francia, Lorenzo Costa, Denis Calvaert, Guido Reni, Guercino, Camillo Procaccini, Alessandro Tiarini, Giovanni Lanfranco, Luca da Reggio, Leonello Spada, Giuseppe Maria Crespi e Felice Boselli. Infine, nei sotterranei sono presenti le rovine dell’area del Foro romano dell’antica Regium Lepidi, databili dal II sec. a. C. al IV sec. d.C., che costituiscono l’unico sito archeologico attualmente accessibile a Reggio Emilia. Sono infatti visibili i resti di un grande edificio pubblico, la Basilica, e di un’altra imponente costruzione, corrispondente probabilmente al tempio cittadino.

Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d’Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business a fine giugno 2022, tra raccolta complessiva e prestiti, pari ad oltre 130 miliardi di euro.