REGGIO EMILIA – Domenica 20 novembre in Cattedrale, nella Messa delle 11.30, sarà ricordato mons. Pietro Iotti, emblematica figura del clero reggiano-guastallaese, nel secondo anniversario della morte.
Si è infatti spento il 20 novembre 2020 all’età di 97 anni e dopo aver raggiunto il traguardo di ben 74 anni di generoso, entusiastico ministero sacerdotale. Decine di migliaia le Messe da lui celebrate in questo lungo arco di tempo – in chiesa, al campo, nelle caserme, nei campeggi -, ognuna, però, come fosse la prima, con la stessa devozione, con la stessa gioia, con lo stesso raccoglimento, seguita dalla preghiera personale di ringraziamento.
Nato a Bagno (Reggio Emilia) il 26 aprile 1923, mons. Iotti è stato ordinato sacerdote dal vescovo Beniamino Socche il 29 giugno 1946 e il giorno dopo ha celebrato la Prima Santa Messa nella sua chiesa cittadina dei Santi Giacomo e Filippo; profondo il legame che ha sempre mantenuto con questa parrocchia.
I ragazzi e i giovani sono stati per decenni il campo dove “don Pietro” – come era affettuosamente chiamato – ha seminato ed ha esercitato il suo sacerdozio: i giovani di Azione Cattolica della parrocchia cittadina dei Santi Giacomo e Filippo, poi gli atleti e i dirigenti del Centro Sportivo Italiano, di cui è stato a lungo consulente ecclesiastico, gli studenti dell’IPSIA, i ragazzi e le ragazze delle colonie della POA e della SRAT, gli allievi della Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco. Don Pietro è stato un prete che ha fatto dell’amicizia la costante della sua vita
Un’altra dote che va riconosciuta a don Pietro è stato certamente l’entusiasmo, contagioso, che non lo ha mai abbandonato e la capacità indiscussa di coinvolgere tanti nelle sue iniziative, a volte veramente coraggiose, se non temerarie.