REGGIO EMILIA – In piazza le azienda di Campagna Amica allestiranno il Mercato contadino con i prodotti genuini e di stagione, degustazioni, vino caldo, caldarroste e il gnocco fritto preparato dai volontari dell’Admo, presenti per la consueta raccolta fondi. Parmigiano Reggiano, miele, salumi, vino, confetture, sott’olii e sott’aceti, prodotti a base di castagna e di prugna zucchella, formaggi di capra, carne di suino allevato all’aperto, lumache, farine e prodotti da forno ma anche cosmetici naturali. Laboratori gratuiti per bambini e per curiosi animeranno l’intera giornata: laboratori musicali con Il Giardino dei Linguaggi, alle 10 e alle 12, A ciascuno la sua Storia incontriamo gli animali protagonisti di alcune fiabe con Associazione L’Arca in Movimento APS alle 15 e I Giochi di una volta dalle 14 alle 17.
Sarà presente anche la Fiab Tuttinbici con la campagna sottoscrizioni (una mela di antica varietà in omaggio) e le informazioni relative alle gite in bici e alle numerose altre attività.
Come da tradizione il Prosperino è l’occasione anche per ospitare amici agricoltori da altre regioni e quest’anno è la volta della Liguria con il suo profumato basilico e il pesto. Alle 11 infatti il Consorzio di tutela del basilico genovese dop eseguirà la tradizionale preparazione al mortaio del pesto con i due ingredienti dop: il basilico e il parmigiano reggiano. Continua anche l’iniziativa di Coldiretti della Spesa sospesa per venire incontro alle difficoltà di tante persone che si trovano in condizione di tale disagio da non riuscire a riempire il carrello della spesa.
«La festa del Prosperino – commenta il direttore della Coldiretti reggiana Alessandro Corchia – porta le eccellenze della nostra agricoltura in città. Diventa visibile a tutti anche l’importanza di difenderla, di proteggere la filiera del cibo italiano, la sua identità e la sua storia. La minaccia del cibo sintetico – continua Corchia – è sempre più reale e potrebbe presto inondare il mercato europeo. Ci siamo subito mobilitati – conclude il direttore della Coldiretti di Reggio Emilia – per sensibilizzare le famiglie e i consumatori dei rischi del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale».