REGGIO EMILIA – Una bella collaborazione tra Palazzo Magnani e l’Associazione Culturale ILDE che organizza a Barcellona il “Festival del Libro d’artista e della piccola edizione”, già presentato nelle sue ultime sette edizioni anche a Reggio Emilia, col nome di “Fare Libri”. Iniziata alcuni anni fa e momentaneamente sospesa dall’avvento pandemico, la collaborazione riprende in occasione della mostra, appena inaugurata, “L’arte inquieta. L’urgenza della creazione” presentando al pubblico, all’interno del book shop, le proposte dell’”Artist Book Corner”, rinnovato nei titoli e nella ricchezza di volumi. L’idea, nata e curata dall’artista ed editrice Elisa Pellacani, è quella di ospitare nel book shop anche edizioni d’arte e libri d’artista di autori internazionali provenienti dal Festival che ogni anno raccoglie e documenta la produzione creativa sul libro con incontri e mostre ma anche in libri/catalogo che offrono di anno in anno prospettive di ricerca diverse sul libro come forma di espressione artistica.
L’ultimo, “Garden Books. Libri d’artista, giardini della mente” (Consulta, 2022), si è rafforzato nelle collaborazioni con testi e con interventi autoriali nel lungo tempo in cui il Festival non ha potuto tenersi come nelle edizioni precedenti in forma presenziale, dando vita a un vero e proprio manuale multidisciplinare che coniuga, nell’indagine tra scienza e arte, produzione artistica e incursioni nei diversi ambiti della storia, della letteratura, della psicoanalisi e delle scienze: una sorta di dialogo a più voci in cui il libro rimane il cardine principale, inteso come oggetto ma anche come concetto narrativo, sperimentale, d’avanguardia.
L’Artist Book Corner accoglie anche una serie di libri precedenti a quest’ultimo, della stessa collana sul “fare libri”, in cui ritrovare esemplari editoriali i più diversi tra loro, nei materiali usati ma anche nei messaggi perseguiti dai loro autori. Qualche originale, per collezionisti o per quanti sentano irresistibile il fascino di avere tra le mani un oggetto unico, è tornato ad essere presente nell’Artist Book Corner: ad esempio, vi si può trovare l’edizione limitata, stampata a torchio e confezionata artigianalmente, realizzata dal connubio tra l’arte incisoria di Stefano Grasselli e la poesia di Lia Rossi; oppure, si può “entrare” nel libro sagomato a forma di casa e con una serie di poetiche citazioni iconografiche costruito dall’illustratore catalano Aleix Pons; o, ancora, si può indossare la spilla-libro a forma di farfalla creata dalla gioielliera Fàtima Tocornal.
L’Artist Book Corner non offre al pubblico solo libri unici, ma anche una selezione di volumi che spaziano nelle discipline e nei saperi, tradendo quell’inquietudine palpabile del raccontarsi, di voler in qualche modo lasciare un segno di sé tangibile e fruibile ad altri che approda alla pubblicazione. D’altronde, il confine tra unico e multiplo si è andato assottigliando anche e forse a maggior ragione nella produzione editoriale, che cerca, nel “dare alle stampe” un titolo, di tradurre nei formati, nella grafica, nella qualità delle immagini la sensibilità propria dell’originale. Se il leporello di Lia Rossi offre ancora al tatto lo spessore delle lettere a piombo sulla carta, ecco che una collezione di poesia contemporanea presenta formati tascabili e una serialità realizzativa, mantenendo il gusto del tatto nelle sovrimpressioni delle copertine o nelle pieghe della carta.
La parola – e le immagini – si fanno carta e il filo rosso dell’Artist Book Corner sembra ricordare quanta creatività – e quanta inquietudine – possa esservi dietro alla nascita di un libro; attraverso le opere degli artisti, la riporta a qualcosa di godibile e espandibile a vari campi d’interesse.