REGGIO EMILIA – Si è svolta ieri venerdì 25 novembre, è stata una giornata dedicata alla formazione di medici e infermieri sul tema del soccorso sanitario in ambiente montano ed impervio per discutere e studiare la complessità di gestione degli interventi che quotidianamente i sanitari del soccorso alpino svolgono in Emilia Romagna. Medici ed infermieri sono sicuramente il completamento ed un valore aggiunto alla grande professionalità dei tecnici del CNSAS. Il Mountain Rescue Day si è svolto a Reggio Emilia presso la sede della Croce Verde, ha visto la partecipazione di oltre 100 iscritti tra medici ed infermieri, accreditato nel sistema di formazione continua in medicina ECM.
La giornata è stata scandita da due importanti momenti formativi: in mattinata si è svolto il convegno “Management sanitario nel Soccorso Alpino” in cui si sono analizzate le criticità e i differenti approcci e procedure di gestione, stabilizzazione e monitoraggio di evacuazione di pazienti critici in ambiente impervio e montano, con relazioni su argomenti di particolare interesse tenute da medici ed infermieri del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e del 118 Emilia Romagna.
Obiettivo del convegno, grazie alle numerose esperienze dei relatori, è stato quello di fornire indicazioni aggiornate, presentare procedure medico sanitarie e scelte operative, fondate ed elaborate sulla base delle evidenze epidemiologiche e studi medico scientifici. Nel pomeriggio si è svolto il corso teorico-pratico “Gestione del paziente critico in ambiente impervio” che ha visto la partecipazione di circa 50 professionisti sanitari. L’evento è stato organizzato per fornire nozioni sul corretto approccio da tenere nei confronti dei pazienti con lesioni traumatiche severe in ambiente ostile.
In particolare sono stati affrontati focus sulla scelta dei migliori presidi ed il loro utilizzo per la diagnostica pre-ospedaliera (E-FAST, monitoraggio ECG, monitoraggio della saturimetria non invasiva e funzioni vitali), controllo e manovre avanzate di gestione delle vie aeree con utilizzo di strumenti e simulatori di ultima generazione, controllo delle emorragie comprimibili, severe e di quelle giunzionali, prevenzione dell’ ipotermia, corretto isolamento termico e riscaldamento del paziente, immobilizzazione e trasporto/ evacuazione con utilizzo di immobilizzatori e barelle di nuova generazione.
Grazie alla collaborazione delle numerose ditte produttrici di presidi medico-sanitari l’evento ha riscontrato grande successo. Sono intervenuti oltre ai vertici regionali del Soccorso Alpino Emilia. Romagna, il Presidente della Croce Verde di Reggio Emilia, L’assessore alla Protezione Civile del comune di Reggio Emilia, il direttore della Scuola Nazionale Medici del CNSAS, il Direttore dell’Istituto Medicina d’Emergenza in montagna, le rappresentanze del 3° Reparto volo della Polizia di Stato di Bologna, del Soccorso Alpino Guardia di Finanza dell’Abetone, del Reparto volo della Guardia di Finanza di Rimini.
Grande soddisfazione per l’attenzione rivolta all’evento e la numerosa partecipazione è stata espressa da parte dei responsabili scientifici Giacomo Mennilli (Medico- Responsabile Sanitario e Vice Presidente SAER) e Matteo Erbacci (Infermiere – Istruttore Regionale sanitario SAER).