Le musiciste ucraine che si sono esibite ieri sera al cinema Apollo di Albinea

Le 12 giovani musiciste, che frequentavano l’Università nazionale delle arti di Kharkiv, il liceo musicale della stessa città e l’Accademia di Kiev, e che, da aprile, stanno proseguendo il loro percorso di studi e professionale all’istituto musicale reggiano Peri-Merulo, al momento sono ospitate di Casa Betania all’interno del Progetto di Accoglienza profughi. Di fronte a un pubblico attento hanno realizzato e interpretato musiche di Mozart, Barvinsky, Tosti, Debussy, Skrjabin, Stepovy, Shamo, Vieuxtemps, Šamo, Koryk, Rachmaninov, Lysenko e Arditi.

La soprano Anna Maisuradze e la mezzosoprano Svitlana Melnyk

Ancora una volta la comunità di Albinea ha risposto presente di fronte ad un’iniziativa che, oltre a trasmettere cultura attraverso la musica, è servita anche a raccogliere fondi per i progetti di accoglienza. L’ingresso al concerto infatti era gratuito, ma all’entrata in tanti hanno voluto dare un contributo volontario destinato all’ospitalità di chi è stato costretto a fuggire dalla guerra. Il totale raccolto ammonta a 2.335 euro.

A salire sul palco sono state le soprano Anastasiia Kalynovska, Daria Nahachevska e Anna Maisuradze; la mezzosoprano Svitlana Melnyk; le violiniste Svitlana Tarubarova e Myroslava Ishchenko; le pianiste Iryna Pavlyshyn, Alina Trush, Dasha Malakhov, Kseniia Maslo e Yelyzaveta Kozynko e la xilofonista Kseniia Cherniavska. La serata è stata presentata da Maria Chiara Moschetti, operatrice di Casa Betania che ha seguito le ragazze all’interno del progetto di accoglienza.

Al termine dell’esibizione, nell’atrio del cinema, sono stati offerti ai partecipanti biscotti a forma di cuore con la bandiera ucraina, preparati da donne ucraine residenti ad Albinea, da famiglie accolte sul territorio e dalle volontarie del circolo Bellarosa.

L’iniziativa è stata organizzata da “insieme per l’Ucraina, Albinea solidale”, una rete composta da tantissime associazioni del territorio, che è nata nell’aprile 2022 dalla collaborazione fra Comune, Fondazione Giulia Maramotti e Casa Betania, per far fronte all’emergenza dei profughi e che ha coinvolto moltissime altre realtà associative e private del territorio, rendendo possibile l’accoglienza sul territorio di una ventina di nuclei familiari da aprile a ottobre.