REGGIO EMILIA – Si è svolto questa mattina (30 novembre) al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia il primo dei due appuntamenti (il prossimo il 13 dicembre prossimi) dedicato ai giovani ed adolescenti Generazione Zeta, costruiamo il futuro! Stati generali degli adolescenti e dei giovani, organizzato dal Comune di Reggio Emilia, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, per riflettere sulla condizione giovanile nella nostra epoca.
Obiettivo del convegno è infatti fare il punto della situazione rispetto all’essere adolescenti e giovani in questo momento storico, in particolare dopo il trauma generazionale della pandemia che ha evidenziato le fragilità di questo passaggio delicato nel processo di crescita e sviluppo di ciascuno e ciascuna. Al contempo l’incontro è occasione per mettere a fuoco sia la complessità del lavoro multiprofessionale che è necessario svolgere con questa fascia d’età, sia gli orizzonti delle politiche da sviluppare. In molte città, in questi mesi, sono emerse infatti realtà di giovani e giovanissimi che stazionano sul territorio senza avere punti di riferimento pomeridiani per trascorrere il tempo e che sono talvolta dediti a bullismo, atti di vandalismo, consumo di alcol, uso di sostanze e aggressioni varie a scuola e nei quartieri.
Si tratta di fenomeni accentuati dalle condizioni di privazione a cui sono stati sottoposti i ragazzi: dalla prolungata chiusura delle scuole e dei centri sportivi alle scarse possibilità di uscire e socializzare con i coetanei. Per questo è necessario porre maggiore attenzione alle politiche dedicate ai giovani con risposte di vicinanza, ascolto, interazione ed una proposta rispettosa delle loro vocazioni, scelte e necessità. Risposte anche nuove, sperimentali e integrate tra i diversi attori pubblici e privati per “scendere in campo” e costruire il futuro dei nostri ragazzi con un progetto di vita credibile, attento ai loro fabbisogni ed aspettative ed in grado di creare opportunità.
Gli Stati generali nascono da un percorso svolto nei mesi precedenti insieme alle scuole superiori del territorio, le cooperative educative, il Tavolo dell’Adolescenza, e dopo un ciclo di seminari dal titolo “Unici e molteplici” che ha visto il coinvolgimento di centinaia di educatori e insegnanti, psicologi e formatori sui temi del disagio e delle fragilità giovanili.
Durante la mattina sono stati presentati il report “I giovani in Emilia Romagna e la ricerca Adolescenti tra presente e futuro” realizzati a cura della Regione Emilia-Romagna. L’Ausl di Reggio Emilia ha illustrato l’analisi dei dati inerenti “La domanda di aiuto di adolescenti e giovani ai servizi sanitari dell’Ausl di Reggio Emilia negli anni della pandemia
Nel pomeriggio dieci Tavoli di lavoro tematici diffusi in spazi della città e dedicati a: Identità, discriminazione, riconoscimento; Corpo, amore, affettività; Agio/disagio, fragilità/competenze, inclusione/esclusione; Territorio, luoghi, reti, stili di vita, sport; Genitori, adulti, timori, aspettative; Prospettive di futuro, lavoro, incertezze, opportunità; Creatività, linguaggi, social media; Impegno, volontariato, partecipazione; Scuola: apprendimenti, fatiche, funzione educativa. A conclusione della giornata, al teatro Cavallerizza, andrà in scena lo spettacolo “Unici e molteplici. Segni di parole, danza e musica”, a curaa cura del liceo coreutico Matilde di Canossa.
Gli Stati generali continueranno martedì 13 dicembre presso la Sala del Tricolore. Alla luce di quanto emerso nei lavori della prima parte, sarà declinato e discusso a più livelli “Decalogo” degli Stati generali degli adolescenti e dei giovani con interventi di Rita Bertozzi, sociologa dell’educazione di Unimore e di Stefano Laffi, ricercatore sociale dell’Agenzia di ricerca sociale Codici. A seguire ci sarà la restituzione dei lavori del Tavolo giovani a cura dei ragazzi che hanno partecipato al percorso.
La mattinata vedrà poi un confronto tra il sindaco Luca Vecchi in dialogo con alcuni sindaci di altre città italiane sulle politiche per gli adolescenti e i giovani. Concluderà i lavori il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.