GUASTALLA – La mostra Il giro del mondo in 500 anni, aperta fino al 31 gennaio 2023 si potrà visitare anche nella prossima festività dell’Immacolata e per tutto il week end.

Un’esposizione pensata in occasione del cinquecentesimo anniversario della prima circumnavigazione del mondo. A mezzo millennio dal momento decisivo per la nascita del moderno mondo globale, si vuole accompagnare il visitatore attraverso un viaggio a ritroso lungo l’evoluzione della rappresentazione del globo terrestre. Il materiale utilizzato è interamente conservato presso la Biblioteca Maldotti; tra gli obiettivi della mostra vi è quello di unire la dimensione globale del contenuto storico e geografico alla dimensione locale rappresentata dal patrimonio bibliografico maldottiano.

Come eventi collaterali si segnalano già da domani, mercoledì 7 dicembre, alle ore 21.00 presso la Sala dell’Antico Portico di Palazzo Ducale, un approfondimento sulle tematiche della mostra “Il Giro del Mondo in 500 anni”: LA CONQUISTA DEI SETTE MARI – FERDINANDO MAGELLANO con la proiezione del filmato andato in onda in Italia all’interno della trasmissione di Rai Storia “A.C.d.C. – Dall’Homo Sapiens a Napoleone”.

Un altro appuntamento è per domenica 11 dicembre con il GOOGOL-PLANETARIO ITINERANTE, Il cielo stellato alla portata di tutti in cui verrà installato un planetario mobile all’interno del quale si possono vivere proiezioni del cielo in esperienza immersiva commentata da esperti di astronomia. All’interno del Planetario sarà proposto un viaggio straordinario che fornirà ai curiosi di ogni età informazioni sull’orientamento attraverso il cielo valide oggi come al tempo dei primi navigatori. Le visite saranno organizzate per turni secondo le seguenti fasce orarie: 9.30 -10.30; 10.30 -11.30; 11.30 -12.30; 15.30 -16.30; 16.30 -17.30; 17.30 -18.30

L’altra mostra allestita nelle suggestive Sale dell’800 è “I VIAGGI DEL CUORE” con le opere di Margherita Benetti, visitabile fino al 29 gennaio 2023. Si tratta di un’antologica che raccoglie esempi significativi di tutti i settori del percorso di ricerca di Margherita Benetti, guastallese di nascita (1928), cittadina del mondo per curiosità e intelligenza artistica, romana di adozione.

Il segno, il tratto, l’incisione sono gli strumenti con cui Margherita Benetti tracciava sulla superficie lo spessore delle emozioni di fronte ad un paesaggio, un mazzo di fiori, una rovina archeologica. Con lo stesso mezzo si spingeva ad indagare la forma pura, offrendo composizioni astratte dal forte carattere materico.

Margherita sapeva restituire sulla carta tanto la penombra dei pioppeti quanto la sommessa lucidità dell’acqua del Po, la grana dei nostri terreni arati così come lo sgretolarsi della pietra romana, la matericità dei petali di un fiore, come la ruggine del metallo lavorato dal tempo – ha detto l’assessore alla cultura Gloria Negri – Una sensibilità tutta femminile, immersa nell’alta competenza del fare artistico, che ci riporta la poesia di paesaggi e forme cari alla nostra esperienza e reinterpretati dal suo sguardo. Un altro tassello va a comporre il quadro della ricchezza artistica e culturale che la nostra città può vantare con orgoglio”.