REGGIO EMILIA – Lei una ventottenne reggiana lui un coetaneo abitante in città: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la ragazza, dopo una relazione sentimentale di alcuni mesi, iniziata la scorsa estate, a causa della gelosia del ragazzo aveva deciso di porre fine alla relazione sentimentale. Una decisione non accettata dall’uomo che in un primo momento aveva minacciato il suicidio per poi porre mettere in atto una serie di presunte condotte persecutorie come pedinamenti, appostamenti sotto casa, minacce sino ad arrivare a rigarle e speronarle l’autovettura. Episodi raccolti in una dettagliata denuncia che riscontrati dai carabinieri di via Adua avevano portato al provvedimento del divieto di avvicinamento di almeno 1.500 metri nonché il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la donna.

Provvedimento che tuttavia non è bastato per mitigare la condotta del 28enne che stando alle indagini dei Carabinieri della Stazione si sarebbe presentato nelle vicinanze del negozio dove lavora l’ex e le avrebbe inviato un messaggio dai contenuti minatori: il tutto in violazione della misura cautelare a cui era sottoposto.

La Procura reggiana recependo la segnalazione ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a cui ora l’uomo è stato sottoposto.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.