di Giuseppe Adriano Rossi

REGGIO EMILIA – Non si arresta la catena di lutti che in questi giorni hanno colpito la Chiesa diocesana, ancora scossa dal tragico incidente accaduto in Madagascar e costato la vita a sei missionari locali. Intorno alle ore 17 di sabato 31 gennaio, poche ore dopo la morte di Benedetto XVI, si è spento improvvisamente monsignor Gianfranco Gazzotti, rettore emerito della Basilica reggiana di San Prospero e carismatica guida di numerosi pellegrinaggi in Terra Santa. Il decesso, probabilmente dovuto a un arresto cardiaco, è stato scoperto dal fratello nella casa di Toano dove il sacerdote ottantottenne viveva da alcuni anni e dove il 25 giugno scorso aveva festeggiato il 62° anniversario di ordinazione presbiterale celebrando la Messa nella chiesa parrocchiale; vani sono risultati i tentativi di rianimarlo.

Nato a Toano (Reggio Emilia) il 10 dicembre 1934, Massimo Gianfranco Gazzotti fu  ordinato sacerdote sessantadue anni or sono, il 29 giugno 1960 nella Cattedrale di Reggio Emilia dal vescovo Beniamino Socche assieme a otto confratelli; subito dopo l’ordinazione presbiterale è stato per un biennio curato a Montecchio e successivamente per altri due anni vice direttore del Pio Istituto Artigianelli.

Poi nel 1968 comincia il suo lungo ministero nel Seminario urbano di Reggio Emilia in viale Timavo 93, prima come vice rettore sino al 1974, poi per un decennio come rettore e infine dal 1984 al 1990 come economo.

Nel 1984 mons. Gazzotti viene nominato parroco della Cattedrale reggiana e priore del capitolo, incarico mantenuto sino al 2012; nel 2007 diviene parroco di San Prospero, di cui diverrà poi amministratore parrocchiale e infine rettore della basilica.

Dal 1986 al 1992 è stato direttore della Caritas diocesana di Reggio Emilia-Guastalla.

Dal 1997 è priore della delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

In questI sessant’anni di sacerdozio intenso ed entusiastico è stato l’impegno di don Gianfranco per l’organizzazione dei pellegrinaggi in Terra Santa e in altri luoghi della cristianità: Grecia, Turchia, Russia, Polonia, Armenia; nonché ai santuari mariani di Lourdes e Fatima.

Proprio per questa sua intenso e prezioso servizio che dura ormai ininterrottamente da oltre mezzo secolo, il 1 dicembre 2014 – in occasione del tradizionale incontro natalizio degli Amici di Terra Santa – il francescano padre Ibrahim Faltas, già parroco a Betlemme, aveva appuntato a mons. Gazzotti la “Croce d’oro del pellegrino” decretata dalla Custodia di Terra Santa.

I pellegrinaggi guidati da don Gazzotti in Terra Santa sono sempre contraddistinti da intense celebrazioni eucaristiche in luoghi particolarmente simbolici – dalle Basiliche del Santo Sepolcro e Nazareth, alla chiesa dell’Orto degli Ulivi, al deserto di Giuda -, da forti momenti di preghiera comunitaria e di canti, e in particolare di generoso e sensibile sostegno economico ad istituzioni educative, ospedaliere, caritative cattoliche operanti in Terra Santa a favore dei poveri, dei disabili e degli orfani.

Don Gianfranco ha sempre seguito con attenzione l’attività del Movimento Terza Età dell’Azione Cattolica diocesana.

Il corpo di Mons. Gianfranco arriverà in San Prospero alle 10 di lunedì mattina, 2 gennaio. Alle 18 il Rosario e la Santa Messa. Martedì mattina 3 gennaio verrà trasferito in Cattedrale dove alle 10 si svolgeranno i funerali.