Proseguendo una tradizione iniziata a metà degli anni ’80 la Sottosezione CAI Val d’Enza GEB intende confermarsi soggetto attivo nella proposta di temi ambientali. A partire dal 26 gennaio proporrà un ciclo di quattro conferenze, con cadenza mensile, che puntano a far conoscere meglio il territorio della Val d’Enza e con esso gli aspetti naturali e le interazioni tra le sue varie componenti. Le conferenze, organizzate con il patrocinio del Comune di S.Ilario e dell’Unione Val d’Enza, si terranno al Centro Culturale Mavarta in via Piave 2 a S.Ilario d’Enza, con inizio alle 21:00, con ingresso libero.

L’iniziativa, dal titolo “Focus natura 2023, ambiente in Val d’Enza: come è e come sarà” vuole essere una occasione per capire meglio la situazione attuale  grazie all’ausilio di esperti qualificati. Ma l’obiettivo è anche raccogliere suggerimenti al fine di consentire, sia ai singoli cittadini che ai pubblici amministratori che governano il territorio, di diventare protagonisti di un approccio più sostenibile con azioni che limitino ed ottimizzino l’ impatto sull’ambiente.

Come è e in che modo funziona la struttura fisica della conoide del torrente Enza, quale è lo stato attuale delle falde dalla sorgente e fin giù verso la pianura, cosa ci indica la tendenza climatica sulla base delle serie storiche. Piove di più o di meno, quali sono gli scenari futuri e come andrà gestita la risorsa acqua? A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere la prima serata del 26 gennaio: su “La conoide del torrente Enza, aspetti geologici, idrogeologici e ambientali” parlerà il geologo Giulio Torri, mentre Renzo Valloni, del Centro Etica Ambientale di Parma parlerà di “Tendenza climatica e conservazione della risorsa idrica”.

Seguiranno, il 23 febbraio, approfondimenti sullo stato della fauna selvatica, in particolare le principali specie di vertebrati terrestri di cui tanto si parla per il complesso rapporto con le attività umane, e dell’avifauna così delicata e importante per la biodiversità. Interverranno Fabio Simonazzi e Luca Bagni, biologo,

Il terzo appuntamento, il 30 marzo, è dedicato al mondo vegetale che è ormai universalmente riconosciuto come un nostro alleato per mitigare gli effetti della crisi climatica. Verrà analizzato lo stato delle foreste dell’Appennino e si parlerà degli alberi di pianura, una risorsa su cui puntare con decisione per ridurre l’anidride carbonica nell’atmosfera. Parlerà Willy Reggioni, responsabile del Servizio Conservazione della natura del Parco Nazionale dell’ Appennino Tosco Emiliano.

Il ciclo si concluderà il 14 aprile: il noto archeologo Paolo Storchi accompagnerà gli ascoltatori in un originale racconto su vicende storiche minori, ma non per questo meno avvincenti. Non castelli, non sovrani, nobili o papi quindi ma i commerci, le persone e le idee lungo la valle dell’Enza nel mondo antico, saranno i temi trattati nella sua esposizione.

Info: Paolo Rosi, del CAI Val d’Enza Geb (351.5859840), www.gruppoescursionistibibbiano.it.