REGGIO EMILIA – E’ stato presentato questa mattina nella sala conferenze del Tecnopolo di Reggio Emilia il nuovo impianto sportivo Stadio dell’Atletica a servizio della città e in grado di ospitare attività di diverso livello, fino alle gare professionistiche.

L’impianto si inserirà in un ampio contesto di verde – dedicato allo sport, al tempo libero, all’implementazione del patrimonio arboreo e alla sostenibilità – e di rilevanti interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana, tra l’area Campovolo e l’area Reggiane. Alla conferenza stampa sono intevenuti Luca Vecchi sindaco di Reggio Emilia, Raffaella Curioni, assessora a Sport e Educazione, Carlo Rotellini progettista dell’impianto, Studio Teco, Alberto Morini presidente Fidal Emilia-Romagna Stefano Mei presidente nazionale Fidal.

Fotoservizio Foto Elite (Corrado Bertozzi)Foto e rendering nuovo Stadio di Atletica

Presenti anche Alex Pratissoli vicesindaco di Reggio Emilia, Mauro Rozzi presidente della Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia, Elena Melloni dirigente del Comune di Reggio Emilia. Sono presenti inoltre Alberto Montanari presidente di Self Atletica e Paolo Codeluppi presidente di Atletica Reggio.

DOVE SI COLLOCA 

Il nuovo impianto – un intervento rigenerativo che accresce la vocazione sportiva dell’Area nord e in particolare del quartiere Santa Croce, in cui già sono in corso la riqualificazione e il potenziamento del Centro sportivo di via Agosti – sorgerà tra l’area Reggiane, il Campus San Lazzaro e il Campovolo, a ridosso della Pista di avviamento al Ciclismo ‘Giannetto Cimurri’ e del Bosco urbano Enrico Berlinguer, divenendo elemento distintivo e integrante di quella che si può definire una ‘spina verde’, una infrastruttura naturale da est a ovest parallela alla ferrovia storica Milano-Bologna: un collegamento sostenibile e in armonia con il paesaggio, dotato di percorsi ciclopedonali, di percorsi-benessere e in grado di connettere i diversi spazi e funzioni già esistenti e futuri tra Santa Croce e il torrente Rodano.

La stessa infrastruttura sportiva sarà inserita nell’anello verde e ciclopedonale di circa cinque chilometri che la connette al Parco Paride Allegri, al Parco del Rodano, all’Arena Campovolo e alla zona propriamente aeroportuale: uno spazio fruibile non solo per l’agonismo, ma anche per fare attività fisica all’aria aperta.

Il nuovo Stadio di Atletica sarà perciò parte di un contesto urbano sostenibile – un bosco urbano, un parco cittadino e un parco dello sport insieme – e pienamente accessibile, con la realizzazione contestuale di opere di urbanizzazione, la piantumazione di centinaia di nuovi alberi e nuovi percorsi di accesso carrabili e ciclopedonali. 

“Per dirla con Renzo Piano, questo intervento si inserisce in una più ampia azione strategica di ‘ricucitura’ dell’Area nord al suo interno e con la città, con la creazione di significati e funzioni nuove. Tutti gli interventi dell’ultimo decennio hanno questo obiettivo rigenerativo e riqualificante di spazi pubblici o di interesse pubblico. Non ultima, fra le novità in tema di ‘ricucitura’, sarà la costruzione del nuovo sottopasso di Santa Croce, che rinsalderà il contatto fra città storica e zone a nord, il cui appalto è previsto entro quest’anno”, ha spiegato il sindaco Luca Vecchi presentando il progetto stamani al Tecnopolo.

“Parliamo perciò di un impianto per l’Atletica di primo piano, in grado di ospitare eventi nazionali e internazionali, previsto dal Piano triennale dei lavori pubblici – ha aggiunto il sindaco – ma parliamo ancor prima di un sistema-parco urbano che connette spazi ampi, con vocazioni diverse, in alcuni casi strappati al degrado, di solito con forti contenuti innovativi, di ricerca e formazione, significativi per la reputazione della città, fondamentali per un futuro di crescita sostenibile”.

“Diamo corso a uno dei principali progetti previsti dal mandato amministrativo, un progetto che consente di superare il Camparada ormai non più omologabile. Allo studio di fattibilità che presentiamo oggi, seguirà entro l’estate il progetto definitivo, poi quello esecutivo, per poter indire la gara d’appalto del primo stralcio entro il 2023 – ha detto l’assessora a Sport ed Educazione, Raffaella Curioni – Il primo stralcio è ‘funzionale e funzionante’, vale a dire che le opere realizzate consentiranno, una volta concluse, di utilizzare subito l’impianto, in attesa del completamento degli altri due stralci”.

L’architetto Francesco Pergetti, dello Studio ‘Teco + partners’ di Bologna – rappresentato anche dall’ingegner Carlo Rotellini e autore della realizzazione in una Ati che lo unisce allo Studio di ingegneria ‘Guidetti-Serri’ di Reggio Emilia – ha illustrato i diversi dettagli del progetto, sottolineando fra l’altro l’alto livello prestazionale del nuovo impianto insieme alla sua accessibilità totale, anche da parte di atleti paralimpici e persone del pubblico con disabilità; la sostenibilità dell’impianto che si avvarrà di energia elettrica da fonti rinnovabili con il ricorso a fonti rinnovabili; l’inserimento nel contesto paesaggistico; l’integrazione fra le funzioni primarie sportive-agonistiche e quelle ‘di supporto’ con i percorsi integrati per il benessere, l’attività fisica spontanea, il tempo libero.

Alberto Morini, presidente di Fidal Emilia-Romagna, ha apprezzato infine “la tipologia dell’intervento per i suoi contenuti tecnici, richiesti dall’Atletica ai massimi livelli, ma anche per una sensibilità che va oltre l’agonismo e intercetta il bisogno di benessere e attività fisica all’aperto, che si è significativamente diffuso dopo la pandemia”.

L’IMPIANTO: CONTENUTI E TEMPI 

Il progetto dello Stadio di Atletica è composto di tre stralci.

Quello attualmente oggetto di realizzazione è il primo stralcio, che prevede, con un investimento di 8,5 milioni di euro, la realizzazione delle parti più importanti, funzionali e maggiormente caratterizzanti dell’impianto:

  • pista di atletica regolamentare a otto corsie, con campo interno; 
  • area lanci esterna; 
  • blocco servizi per la parte atleti (due spogliatoi per giudici di gara, quattro spogliatoi atleti, ufficio/portineria, locale medico, locale antidoping, palestra per muscolazione, deposito attrezzature e locali tecnici); 
  • impianto di illuminante con torri faro e impianto d’irrigazione; 
  • sistemazioni esterne e parcheggi
  • invaso di laminazione e sottoservizi; 
  • strada di collegamento al sito di progetto dall’area parcheggio della Pista Cimurri con adattamento di via Marro; 
  • esproprio dell’area.

Il complesso sarà sottoposto a parere preventivo del Coni e sarà omologato dalla Federazione italiana di Atletica leggera – Fidal.

Sia le parti edificate, sia l’impiantistica saranno connotate dalla massima attenzione alla sostenibilità, all’efficienza e al risparmio energetico, al contenimento del consumo idrico

Le diverse parti dell’impianto saranno accessibili e fruibili a tutti, siano essi sportivi, atleti professionisti o pubblico. 

La struttura sarà socialmente inclusiva e connessa al territorio urbano e periurbano circostante.

Il progetto definitivo è previsto nel giungo prossimo, l’esecutivo entro settembre e l’affidamento dei lavori entro il 2023. Per la realizzazione del primo stralcio, è previsto circa un anno di tempo. 

Il secondo e il terzo stralcio, destinati a interventi successivi, riguardano opere accessorie, la tribuna e la pista rettilinea indoor attigua all’impianto scoperto.

L’area di progetto interesserà una superficie di circa 100.000 metri quadrati (di cui 30.000 di proprietà del Comune di Reggio Emilia e 70.000 ad oggi di proprietà privata).

PISTA DI ATLETICA

Il progetto del campo di atletica si prefigge di ottenere le migliori condizioni ambientali per lo svolgimento della pratica sportiva e pertanto orienta in maniera ottimale il campo, sulla direttrice nord-sud.

La pista presenta otto corsie, per una lunghezza totale di 400 metri.

L’area all’interno della pista è abbastanza ampia per ospitare tutte le gare di lancio e anche un eventuale campo da calcio standard (68 metri per 105 metri), ad oggi non richiesto. La geometria della pista, in conformità alle direttive tecniche Fidal, sarà descritta da due semicerchi, ognuno con un raggio di 36,50 metri, uniti da due rettilinei paralleli, ognuno lungo 84,40 metri, con pendenza massima dell’1% verso l’anello interno.

La pista e le pedane sono realizzate in manto sintetico, elastico, impermeabile, omologabile Fidal, per atletica, colato in opera, con uno spessore totale pari a 13 millimetri. Oltre al circuito di atletica comprensivo delle attrezzature necessarie, sul lato est è prevista la realizzazione di un’area multilancio per gli allenamenti, comprensiva di: pedana per il getto del peso, pedana per il lancio del martello, pedana per il lancio del giavellotto. Per quanto riguarda il campo interno, esso sarà realizzato in erba naturale con sistema drenante (sia superficiale che profondo) e con un impianto di irrigazione a comando e programmazione automatico.

Inoltre, per l’atletica leggera saranno presenti attrezzature specifiche per le molteplici discipline previste. Le aree lancio, le pedane per salti, i blocchi di partenza e le altre attrezzature saranno previsti doppi.