GUASTALLA – Situazione dell’ordine pubblico, rischi di infiltrazione della criminalità organizzata e monitoraggio dei fondi del PNRR: questi i principali argomenti affrontati nella prima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica itinerante del 2023, tenutasi l’altra mattina a Guastalla, alla quale sono intervenuti i sindaci dei quindici comuni della Bassa (Boretto, Brescello, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo).

Oltre ai sindaci del territorio, erano presenti il questore, Giuseppe Ferrari, il comandante provinciale dei Carabinieri, Andrea Milani, il comandante provinciale della Guardia di finanza, Filippo Ivan Bixio, e la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Elena Carletti.

Come già fatto l’anno scorso, il prefetto ha avviato una nuova modalità di contatto con i comuni della provincia, in un’ottica di maggiore conoscenza del territorio e delle sue eventuali criticità, prevedendo che periodicamente si svolgano riunioni del comitato itineranti, tenendo come riferimento le tre compagnie dei carabinieri presenti nella provincia.

L’obiettivo è quello di instaurare un rapporto diretto e continuo tra il territorio attraverso il coinvolgimento dei sindaci, e di rendere sempre più visibile e concreta la vicinanza ai cittadini e alle istituzioni della provincia.

L’incontro, preceduto dalla visita del prefetto alla compagnia carabinieri di Guastalla, è stata l’occasione per trattare la situazione dell’ordine e della sicurezza della provincia, con particolare riguardo ai comuni della Bassa, e per delineare una strategia congiunta, con il necessario coinvolgimento delle amministrazioni comunali, teso ad accompagnare l’attività di prevenzione e controllo del territorio ad opera delle forze di polizia.

È stato quindi affrontato il tema dei rischi connessi ai fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata, che incontra una forte consapevolezza e attenzione da parte di tutti i sin-daci intervenuti. È emersa, in particolare, la necessità di monitorare con grande attenzione i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, perché potrebbe richiamare attenzioni criminali.