REGGIO EMILIA – La Polizia di Stato sequestra un appartamento a Reggio Emilia sito in via fratelli Cervi e deferisce in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria due persone, per il reato di favoreggiamento della permanenza illegale sul territorio dello Stato di cittadini stranieri.
In data 28 febbraio 2023, nell’ambito dello sviluppo dei dati emersi nel corso dei servizi straordinari di controllo, disposti dallo scorso mese di dicembre dal Questore Giuseppe Ferrari, congiuntamente con la Polizia Locale, presso le residenze ubicate nella zona di questa Stazione Ferroviaria “Storica”, allo scopo di prevenire e contrastare fenomeni di abusivismo, sfruttamento ed illegalità, il personale della Polizia Locale e del Posto di Polizia “Turri” documentava che, all’interno di una abitazione, erano stati ricavati numerosi “mini appartamenti” abusivi, tutti locati in spregio alle normative tributarie, a soggetti in condizioni in marginalità tra cui, anche persone irregolari, a canoni del tutto sproporzionati rispetto a quelli di mercato.
Per le irregolarità edilizie e di cambio di destinazione d’uso riscontrate nel corso del controllo sono in corso gli opportuni accertamenti degli Uffici Tecnici a seguito dei quali si procederà a norma di legge. Veniva poi richiesto l’intervento egli operatori della Squadra Mobile della Questura, la cui attività dava i seguenti esiti:
1. sequestro preventivo, di iniziativa, della soffitta ove era stato ricavato un appartamento locato, a canoni di mercato sproporzionati [100 euro mensili per ciascuno dei cinque posti letto] di un cittadino extracomunitario irregolare sul territorio nazionale;
2. deferimento alla Autorità Giudiziaria, per il reato di cui all’art. 12 comma 5 T.U. Immigrazione [favoreggiamento della permanenza illegale sul territorio dello Stato], del gestore dell’immobile e del proprietario. Il gestore era già stato deferito per il medesimo reato in data 18.01.2023 a seguito del sequestro, convalidato dal Gip, di un appartamento locato, anche, ad almeno un soggetto irregolare con le medesime modalità riscontrate nel corso del controllo dell’immobile sito in via F.lli Cervi.
Si tratta di risultati parziali trattandosi di attività, ancora, nella fase delle indagini preliminari per i quali vige l’ovvia presunzione di innocenza delle persone coinvolte.