Antonio Ligabue, Tigre con cerbiatti, 1960-61 (III° periodo), olio su tela, cm 50×70

REGGIO EMILIA – La scelta della Galleria de’ Bonis spazia tra la terra natia del grande pittore, la Svizzera, riconoscibile in paesini caratteristici e in castelli che sembrano uscire da una fiaba, e la terra che lo ha accolto, la pianura padana, con i suoi campi e la sua tipica vegetazione.

La meraviglia non si ferma qui: lo sguardo libero e indagatore di Ligabue continua a volare oltre e si posa, allo stesso modo, sulla semplicità di una lumachina alla quale dedica una piccola tela, ma anche sull’esotismo di una tigre feroce e di uno sciacallo, per finire attratto dal sul suo stesso viso, che ritrae in un quanto mai sintetico, ma geniale, autoritratto.

Antonio Ligabue, Sciacallo con paesaggio, 1956 (III periodo), olio su faesite, cm 26,5×32
Antonio Ligabue, Volpe in fuga con paesaggio, 1956 (III° periodo), olio su faesite, cm 40×42

Un nucleo della mostra è infine dedicato a dipinti che rappresentano cani, una raccolta unica nel suo genere. Questa sezione comprende opere del I°, II° e III° periodo, abbracciando l’intera produzione dell’artista. Dai dipinti si affacciano vivaci cani da caccia, un cagnolino sperduto nei campi, un altro accanto ad un cavallo da corsa e infine un piccolo cane nero, stanco, che rientra dal lavoro insieme al suo padrone. Ogni quadro è un racconto perfetto, una scenografia magistralmente eseguita, in cui tutti i dettagli, anche i più minuti, come la piccola cicogna adagiata su un comignolo, recitano una parte sublime. Ligabue si incanta di fronte ad insetti, fili d’erba e animali, ma anche dinnanzi ad un viso umano, con lo stesso stupore ammirato di chi è immerso completamente nella natura e non ha ricevuto un’educazione tradizionale. «Pochi altri artisti – conclude il gallerista Stanislao de’ Bonis – riescono a farci vedere il mondo con questi occhi, e questo è un valore senza prezzo».

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, è accompagnata da un catalogo vanillaedizioni con testi di Sergio e Francesco Negri, Tiziano Soresina, Stanislao de’ Bonis.

L’esposizione, ad ingresso gratuito, è visitabile fino al 10 aprile 2023, dal martedì al sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00, il giovedì dalle 10.00 alle 13.00, chiuso Pasqua e Pasquetta.

Per informazioni: [email protected]www.galleriadebonis.com