
CASTELNOVO DI SOTTO (RE) – Dal maggio 2021 avevano manomesso il contatore della propria abitazione per allacciarsi alla rete elettrica pubblica asportando in questo modo un ingente quantitativo di energia elettrica e arrecando un danno stimabile in svariate migliaia di euro. Per questi motivi con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri di Castelnovo di Sotto (RE) hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia una 46enne e il figlio 24enne domiciliati nel reggiano.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Castelnovo di Sotto (RE) madre e figlio conviventi e proprietari dell’abitazione, pur avendo cessato il contratto di fornitura dell’energia elettrica senza riattivarlo, attraverso una modifica del contatore sono riusciti ad allacciarsi abusivamente alla rete pubblica per circa due anni, arrivando a consumare svariati kilowatt al giorno. La segnalazione ai Carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto è arrivata dal personale tecnico dell’Enel, che si è accorto dell’anomalo funzionamento del contatore che risultava disattivato e privo di un contratto. Da qui le indagini dei militari che hanno accertato la manomissione del contatore che alla vista presentava i sigilli di sicurezza anteriori e posteriori rotti.
I militari di Castelnovo di Sotto hanno constatato che effettivamente l’abitazione di madre e figlio risultava fornita di energia elettrica sebbene il contatore risultasse disattivato, ciò in ragione all’allaccio abusivo alla rete pubblica. I Carabinieri della Stazione di Castelnovo di sotto, accertati i fatti e acquisiti gli elementi circa la loro presunta responsabilità in ordine ai reati contestati hanno denunciato i due soggetti alla Procura reggiana per il reato di furto aggravato e continuato. Sono in corso gli accertamenti finalizzati alla quantificazione dell’esatto ammontare del danno economico arrecato alla Società distributrice dell’energia.