CAVRIAGO – Durante la visita del capo dello Stato Sergio Mattarella nel distretto della Meccatronica, nella sede di Walvoil – Gruppo Interpump, hanno preso parola il presidente di Unindustria Reggio Roberta Anceschi, il presidente del gruppo Meccatronico Alberto Rocchi, gli Rsu aziendali Maria Lina Bigoni (CGIL) e Alfredo Perrone (UIL) e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone.
“Un distretto non lo si inventa, ma lo si costruisce giorno dopo giorno.” Ad affermarlo è stata Roberta Anceschi, presidente Unindustria Reggio, che ha inaugurato la visita del presidente Mattarella nella sede di Walvoil di Corte Tegge. “Si tratta di una realtà reale, che si costruisce poco per volta. La platea che la saluta presidente è il risultato di una lunga storia fatta di persone, di passioni, di sogni e di tecnica, prima ancora che di tecnologie. Elementi costitutivi che hanno saputo farsi spazio nel mondo. Nel 2022”, continua Anceschi, “questi gioielli della meccatronica Reggiana hanno confermato la loro eccellenza nel globo, stabilendo record nelle esportazioni.
Oggi siamo difronte ad una traiettoria che ci impone una riflessione: geopolitica, covid hanno evidenziato alcune fragilità. Il nostro paese deve ridefinire proprio ruolo industriale e, con esso, il perimetro e le caratteristiche del made in Italy. Oggi”, continua Anceschi, “il nostro paese deve pensare in termini di ecosistemi, con più elementi e fattori che contribuiscono al suo sviluppo. Due le grandi sfide: 1) sostenibilità ambientale come nuovo paradigma dello sviluppo (come lo è stata la tecnologia negli ultimi 20 anni). Se c’è speranza per abilmente quella speranza è l’industria. 2) la seconda è la crisi demografica, una dinamica che comporta la presenza di una popolazione aziendale che invecchia, parallelamente a una spinta all’innovazione che richiede, invece, un costante aggiornamento di competenze, soprattutto digitali.
Obiettivi che la regione Emilia Romagna ha delineato insieme alle iniziative per la parità di genere, nel suo Patto per il Lavoro e il Clima. Il nostro auspicio è che impegno, intraprendenza e inclusione possano guidare l’intera comunità italiana verso un possibile è meritato sviluppo.”
“I numeri del Gruppo Meccatronico che presiedo ci consegnano una prima efficace istantanea.” A dire queste parole è stato Alberto Rocchi, presidente del Gruppo Meccatronico. “Oltre 27.000 collaboratori impegnati in 400 imprese. Aziende diverse ma unite in unica visione: progredire tecnologicamente.
Un dato estremamente interessante di questa realtà è il fatto che solo il 10% delle imprese supera i 100 milioni di euro di fatturato, mentre più del 50% si colloca nella fascia di fatturato al di sotto dei 10 milioni. Le piccole e medie imprese sono le prime a reagire ai cambiamenti e le più agili a seguire gli sviluppi del mercato e delle tecnologie. Un altro aspetto”, continua l’ingegner Rocchi, “riguarda la transizione energetica sostenibile. Nel nostro distretto abbiamo alcune imprese leader internazionali nel campo della nuova mobilità che producono inverter, batterie, sistemi di raffreddamento e ricarica, componenti per combustibili alternativi. L’altra grande trasformazione è quella del lavoro, che sta cambiando. Anche il nostro distretto somiglia ad un’impresa organizzato da fornitori (amministrazioni, scuola e anche università) e i clienti, appartenenti a varie filiere. I veri partner sono le persone, le famiglie che vivono e prosperano reciprocamente. Quanto alla proiezione internazionale posso affermare che siamo di casa nel mondo.
Da molti anni la parola d’ordine delle imprese della meccatronica è: viaggiare nella dimensione globale che oggi vive una profonda e difficile trasformazione. Un viaggio come il nostro, sulla “strada” dei mercati internazionali, è faticoso ma insegna molte cose.”
Maria Lina Bigoni (CGIL) e Alfredo Perrone (UIL), Rsu aziendali, hanno evidenziato l’attuale drammatica situazione lavorativa che interessa tutto il comparto lavorativo.
“Il comparto lavorativo”, afferma Bigoni, “è in continua crisi. Il primo maggio deve farci ricordare l’importanza del lavoratore. Il lavoro oggi non deve essere considerato un privilegio. Oggi abbiamo il dovere della memoria, che si rifà alla Costituzione antifascista. Negli ultimi 20 anni la politica ha lasciato fare al mercato e il mercato ha fallito, soprattutto per i giovani.”
“E’ un piacere essere qui a Reggio Emilia,” afferma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, “una città non solo innovativa a livello tecnologico. L’occasione del primo maggio deve essere momento di unità, del lavoro come elemento fondante della nostra Repubblica. Il lavoro è il valore su cui la nostra comunità deve fondarsi. Emerge la lungimiranza dei padri costituenti, quando si parla di tutela del lavoro, cura professionale dei lavoratori, parità della donna lavoratrice, diritto conciliazione casa lavoro, tutele in caso di disoccupazione, libertà sindacale e iniziativa economica (mai in contrasto con libertà sociale). Rileggere la nostra Costituzione deve essere fonte di stimolo. Obiettivi precisi e concreti” continua il ministro Calderone, “sono stati lasciati dai nostri padri costituenti. Il governo è in opera per dare risposte alle continue difficoltà. Dobbiamo agire affinché il nostro paese sia più coeso, attraverso la riduzione del divario nord-sud. Occorre che l’ascensore sociale, fermo da anni, riparta. Il nostro è paese pieno di risorse e di volontà: fattori emersi anche durante la pandemia, con una crescita esponenziale dell’export. È compito delle istituzioni e di tutti noi decisori politici a livello nazionale e territoriale quello di essere all’altezza della capacità, delle aspettative e della voglia di fare dei cittadini italiani.”