
REGGIO EMILIA – Torinese di nascita ma reggiana d’adozione, si è spenta un mese fa, a 96 anni, Enrica Baja Guarienti, molto nota in città per le numerose cause benefiche a cui si è dedicata durante la sua lunga vita. Partecipando alle opere parrocchiali e assistenziali della Chiesa di San Pietro, Enrica Guarienti venne a conoscenza della Distrofia muscolare; entrò così in contatto con la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, fondata nel 1961 da Federico Milcovich, con cui collaborò attivamentee, e contribuì all’avvio in Italia della Fondazione Telethon, che opera a favore della ricerca nelle malattie genetiche.
Figlia del veronese Giuseppe Guarienti, e di Cristina Castelnuovo delle Lanze, piemontese, Enrica, appassionata sportiva, ha vissuto la sua giovinezza e compiuto i suoi studi a Verona. Nel 1945, dopo la maturità classica, sposa Gino Baja, di Verona. Dopo aver vissuto per qualche tempo tra Verona, Venezia e Bolzano, gli sposi, pur mantenendo casa e relazioni nel veronese, si trasferiscono a Reggio Emilia dove, nel 1947, Gino aveva rilevato la SACCAI prefabbricati. Dal 1964, alla morte del marito, Enrica si occupa di navigazione interna e trasporti fluviomarittimi. Partecipa attivamente alle opere di beneficenza sia a livello locale che nazionale.
Enrica Baja Guarienti è stata anche una socia del Soroptimist Club di Reggio Emilia, ed è proprio dalle amiche soroptimiste che arriva il commosso ricordo di una figura che ha lasciato un segno attraverso la signorilità, la generosità e la nobiltà d’animo: “Era un’amica sincera, che sapeva trasmettere e condividere i valori del Soroptimist con semplicità ma in modo significativo. Indimenticabili le serate a casa sua”.
Comproprietaria della villa veneta di famiglia a Isola della Scala di Verona, Enrica Baja faceva parte del gruppo dei soci che hanno fondato l’Associazione delle Ville Venete, sedendo per anni nel Consiglio direttivo. Lascia i due figli, Uberto e Francesco, la nuora e i nipoti.