REGGIO EMILIA – Verrà presentato sabato 20 Maggio alle ore 18.00 il libro di poesie ” DIREZIONE CONTRARIA e GENIALE “, di Damiano Cabassi, ed. Albatros 2021.

“Per comprendere bene questa raccolta di poesie di Damiano Cabassi ed entrare nel vivo del suo spirito occorre partire da una frase che l’autore pone come anticipazione alla sua silloge: Scrivo camminando, cammino per scrivere. Queste parole, infatti, esprimono una sorta di programma poetico-esistenziale nel quale si tenta di realizzare un circolo virtuoso tra il camminare, ovvero il vivere la natura e osservarne la bellezza, e lo scrivere. È in questo modo che si cerca di tradurre nei versi ciò che il cammino offre agli occhi di Cabassi e nello stesso tempo utilizzare la scrittura come stimolo per il cammino.”

Relatore sarà Cristiano Burani, in collaborazione con Libreria Giunti al Punto di Reggio Emilia.

Damiano è un ragazzo con disabilità nato a Reggio Emilia che grazie alla sua caparbietà e tenacia nel 2013 ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l’università Unimore, e che alle scuole medie ha scoperto la sua passione per la scrittura. “Iniziai a scrivere alle medie perché volevo costruire qualcosa di mio, dentro una realtà dove non riuscivo a stringere legami con i miei coetanei. Il suo libro “Direzione contraria e geniale” sarà presentato il prossimo 20 maggio alla Galleria San Francesco di via Bardi a Reggio Emilia alle ore 18.

“Nella mia realtà, nel mio piccolo mondo sostenuto dall’appoggio dei miei familiari, iniziai a cercare una forma comunicativa che potesse esprimere i miei sentimenti traendo, , dalla mia disabilità, felicità e armonia, ha scritto Damiano nella presentazione del suo libro. Mi resi conto infatti di non avere trovato un canale comunicativo per esprimere quella mia energia, capace di raccontare, a me stesso e agli altri, cosa provavo della mia vita.

Il mio istinto voleva creare ma non riuscivo a dargli una forma! La mia disabilità, l’incapacità di raggiungere lo stesso tenore di vita dei miei coetanei, la difficoltà di parlare mi scoraggiavano e dovevo/ volevo trovare qualcosa che mi desse energia. Qualcosa finalmente scattò quando, una volta rientrato da un’uscita Scout presi carta e penna e in camera iniziai a buttare giù le mie sensazioni provate in quell’uscita. Venne fuori un insieme di versi che condivisi con il mio insegnante di sostegno e la docente di italiano. Queste due figure, vedendo questa mia forma creativa, mi diedero coraggio e mi invitarono a scrivere altre poesie per migliorare la mia tecnica espressiva, così continuai a scrivere. Durante il ricevimento dei miei genitori l’insegnante d’italiano, disse ai miei: “Damiano non deve abbandonare la poesia!!!”. 

Damiano Cabassi

A poco a poco scrivere poesie divenne quella strategia che mi aiutò (e mi aiuta tutt’ora) ad avere una concezione positiva della società attorno a me, nonostante i miei limiti fisici; scrivere mi aiuta a esprimere le mie sensazioni date dalle mie camminate, dallo scautismo (che è riuscito a “canalizzarmi” verso la ricerca dell’autonomia), dalla felicità di riuscire a raggiungere a piedi rifugi e accampamenti per sostare con le tende, ai miei viaggi all’estero; dalle mie passeggiate a piedi nudi sulla terra, ai miei viaggi in Calabria prendendo il pullman da solo.

Non riesco a stare sempre in casa e anche grazie allo scautismo, ritengo sia indispensabile uscire per camminare in mezzo al verde e concedersi una pausa all’aria aperta. Vivo sempre il mio corpo con la paura di non riuscire a raggiungere un tenore di vita normale e sentendo il peso di questo stato emotivo, camminare mi aiuta a sgombrare la mente dalle mie paure e respirare quella libertà, che interpreto nelle mie poesie.

Quando mi trovo fuori casa spesso devo camminare con un taccuino in tasca per “intrappolare” i versi che mi vengono in mente.

Su questo libro comunico la mia preoccupazione per l’ecologia, un tema che sento scuotere la mia anima nel vedere di giorno in giorno i cubi di ghiaccio che si sciolgono e i governi che non vogliono trovare una strategia immediata per combattere, insieme, il cambiamento climatico riducendo i combustibili fossili; oltre alla mia preoccupazione per l’ecologia comunico il mio grande sentimento per il Sud nel suo modo di vedere e vivere la famiglia; comunico anche l’amore per la mia vita dove cerco di frantumare tutti gli ostacoli che incontro davanti.

Con questa mia raccolta di poesie voglio dare una mia interpretazione sui temi attuali e sulle vicende vissute personalmente, attraverso il mio modo positivo di vivere la vita. Una vita dove, giorno dopo giorno, cerco di vedere la disabilità non come una minaccia ma come una palestra dove poter costruire qualcosa di bello.

Le poesie sono scritte in una determinata collocazione temporale che va dal 2003 fino al 2019 e toccano tre elementi fondamentali: valore dell’individuo, libertà e storicità. Gli stessi valori che incontro anche nella Divina Commedia, dove, attraverso i valori insegnati dalla famiglia e dallo scautismo, percorro il mio viaggio scrivendo e ascoltando il mio istinto di creare”.